Signoria Libera di Treon

Geografia

La nuova signoria di Treon è caratterizzata dal clima caldo tipico dell’isola di Treon. Estati secche e torride seguite da inverni miti e brevi.

Il territorio delle quattro baronia che la compongono è composto prevalentemente da colline che degradano dolcemente fino a diventare ampie pianure che si affacciano sul Mare Interno. Lungo tutta la costa si aprono ampie spiagge sabbiose incorniciate da scogliere di pietra bianca.

Hennae è l’unica che presenta una parte di territorio montagnoso, posto nella parte orientale della baronia, facente parte della catena montuosa che comprende il famoso vulcano di Vulcania.

Le risorse della signoria si basano principalmente sull’agricoltura e sul commercio molto attivo grazie al porto di Agrigentium, secondo solo a quello di Palaun e collegamento principale verso i territori sud orientali del Mare Interno. Famose sono le colture di agrumi e di mandorle, da sempre esportate, attraverso il Mare Interno, verso i territori orientali. 

Altra risorsa importante è data dalle miniere di Zolfo, diffuse nelle baronie di Hennae e di Azagur.

Araldica
Storia

Storia (pre-apocalisse): 

Vedasi storie delle singole Baronie

Storia recente (dopo-apocalisse)

Ultimi tra i territori a finire sotto la bandiera del regno di Elavia, le baronie che ora compongono la Signoria di Treon hanno avuto bisogno di pochissimo tempo per decidere del proprio futuro.

Per la popolazione, nelle ultime due decadi queste baronie hanno subito l'invasione e il dominio di troppi stranieri. Dopo la liberazione dal dominio teutone, l'essersi liberati anche dal manto del regno elaviano ha fatto sì che questi territori decidessero di affrancarsi dai regni nascenti e di seguire la propria strada.

Poco dopo la metà del 1116, quindi, le baronie di Argentium, Hennae, Atlak e Azucaris hanno deciso di stringere un accordo di alleanza che molto velocemente, anche a causa dell'espansionismo del regno del Tridente, ha portato all'ufficiale fondazione della Libera Signoria di Treon avvenuta nel penultimo mese del 1116.

Ad oggi la Signoria è retta da un consiglio composto dai 4 baroni che hanno preso il potere poco dopo la caduta del regno.

Altre informazioni

Commercio

Principale fonte di sostentamento per Treon è sempre stata il commercio. Essendo l’isola più grande e centrale del Mare Interno è, da sempre, punto di scalo per qualsiasi nave lo attraversi.

Questa tradizione non si è persa e, tutt’ora, il porto di Agrigentium è un fulcro fondamentale per il commercio di tutto il Mare Interno.

Religione:

I principali culti della Signoria sono quelli di Ideran, Eladiel e Namaris: il mare, la terra e il commercio.

Questi tre fulcri della vita di ogni treoniano influiscono, inesorabilmente, anche nella vita spirituale dell’isola.

Per questi tre culti esistono grandi templi nelle principali città della Signoria mentre i culti di Galtea, Raleos e Alenore vengono professati con maggiore moderazione grazie ai più piccoli luoghi di culto posti, spesso, nei paesi limitrofi alle grandi metropoli.

I culti di Vornat, Kenthar e Acron, invece, sono fortemente osteggiati per vari motivi: la presenza del Vulcano fa sì che gli isolani siano ben poco propensi verso il culto di Vornat. La presenza del dio della Morte e dell’Inverno è poco sentita –se non addirittura osteggiata- da una solare isola come Treon. Infine il ricordo della dominazione teutone rende impossibile promulgare il culto di Kenthar in questi territori.

Diplomazia

La Signoria intrattiene rapporti pacifici con tutti gli stati con i quali commercia o potrebbe farlo. Ha velocemente stabilito trattati di amicizia con la Repubblica, il Regno del Grifone e il regno di Angamor.

Mantiene, inoltre, rapporti di fredda amicizia –definibile anche come una specie di “pace armata”- con il Regno del Tridente. Questo perché, nonostante potrebbe essere il miglior partner commerciale, la sua presenza dominante nei territori settentrionali e occidentali dell’isola di Treon fa si che la popolazione della Signoria lo veda come l’ennesimo conquistatore alle porte che costantemente mette in pericolo la libertà tipica treoniana.



Territori