Ottavo giorno dell'ottavo mese 1117
Nella giornata odierna i cittadini di Rivoalto si risvegliano nel peggiore dei modi possibili.
Un grosso incendio è divampato per i magazzini del porto commerciale e molte delle persone che ci lavoravano sin dall'alba sono rimaste coinvolte.
Dopo essere riusciti a domarlo, a fatica, si sono potuti contare i danni e, dall'analisi che ne scaturisce, fa di questo incendio il peggior incidente avvenuto a Rivolato da decenni.
Almeno 4 magazzini sono andati completamente perduti e altri 3 sono danneggiati. Le merci ivi stipate sono state completamente distrutte e le perdite si conteggiano per decine di reali.
Oltre a questo, nel rogo hanno perso la vita 2 importanti mercanti, almeno una decina di guardie e tra i venti e i trenta lavoratori addetti allo spostamento delle merci.
Su una parete di uno dei magazzini limitrofi è stato trovato il disegno di due ali infuocate, il simbolo delle Fenici di Yalaror.
Le autorità assicurano alla popolazione che tale atto non verrà lasciato impunito e che le Fenici verranno rese inoffensive.
Più di un abitante, però, decide di chiudersi in casa ben prima del tramonto.
Barium, decimo giorno dell'ottavo mese
A soli due giorni di distanza dall'incendio di Rivoalto un'altra terribile notizia collegata alle Fenici giunge presso tutte le corti elaviane e elempossiane... e da lì, in breve tempo, al popolo.
Pare che un avamposto del regno del Tridente, posto nelle piccole isole a nord di Treon, sia stato distrutto e tutti i suoi occupanti scomparsi o abbattuti.
Il Regno del Tridente asserisce che non riceveva notizie da 3 giorni e che sono stati mandati uomini per verificare cosa stesse succedendo.
I soldati hanno trovato segni di un'esplosione e di una breve battaglia durante la quale i difensori dell'avamposto sono periti per mano degli aggressori. La nave di appoggio dell'avamposto risulta scomparsa e così pure le persone che fungevano da manovalanza.
Su una parete i soldati hanno ritrovato il disegno di due ali infuocate, il simbolo delle Fenici di Yaralor.
Colleluna, quattordicesimo giorno dell'ottavo mese
Qualche giorno passa dalle notizie provenienti da Treon senza nessuna nuova.
Come il silenzio prima della tempesta, però, questa mancanza di notizie è solo il preludio a un altro attacco da parte delle Fenici.
Questa volta a farne le spese è il Regno del Grifone, come poi molti avevano previsto; a differenza delle previsioni, però, il bersaglio non sono magazzini o avamposti delle istituzioni "dominanti" ma la sede degli Esploratori di Rocca Leone.
Le notizie sono incomplete e frammentarie ma pare che vari incendi siano scoppiati di improvviso in tutta la sede e che abbiano colpito pesantemente la biblioteca e l'archivio.
Nonostante la pronta reazione degli esploratori, è stato difficile spegnere le fiamme in quanto esse emanavano un fumo metifico e velenoso, segno che insieme al materiale incendiario erano presenti reagenti e/o veleni.
Alla fine gli incendi sono stati domani ma circa metà della biblioteca e dell'archivio è andata perduta. Inoltre almeno 5 membri della Gilda sono morti a causa delle esalazioni e delle fiamme. Gli intossicati si contano a decine.
Penisola Elaviana, quarto giorno del nono mese
Più di 2 settimane sono passate dagli ultimi attacchi da parte delle Fenici. I tre regni proseguono nelle loro indagini ma ben poche notizie filtrano fino alla popolazione e ancor meno sono quelle ufficiali.
La vita pare riprendere a scorrere placidamente come prima mentre la stretta della Repubblica a Yaralor si accentua nel tentativo di chiudere la questione velocemente.
Unica nota stonata è la diminuzione del commercio con Areldar: durante tutta la seconda metà dell'ottavo mese le navi provenienti da est sono bruscamente diminuite e si sta ancora cercando di capire perchè.
Durante la quarta giornata del nono mese, però, diverse notizie giungono nelle piazze elaviane e non e tornano a far infiammare gli animi e preoccupare la popolazione.
Pare che le ambasciate dei regni elaviani in Volgand e in Ashkram siano state ridotte a macerie durante la notte. Diverse esplosioni si sono udite provenienti dagli edifici che le opsitavano e anche l'arrivo dei soccorsi non è servito a salvare nulla sia delle ambasciate che delle persone che erano all'interno.
Gli incendi che si sono propagati hanno colpito anche gli edifici adiacenti e solo grazie al duro lavoro dei soccorritori le fiamme sono state estinte seppur con gravi danni e alcune vittime.
I due attacchi sono stati rivendicati dal gruppo delle Fenici che hanno lasciato il loro simbolo sui luoghi degli attentati.
Penisola Elaviana, quarto giorno del decimo mese
Poco più di due settimane sono passate dalla missione a Yaralor. Per tutto questo tempo un velo di silenzio era calato sulle azioni che gli eroi avevano compiuto nella baronia e successivamente, dopo il ritorno alle rispettive case.