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La ballata spezzata

Il Canto delle Ere

Al confine con la Vecchia Città - Ath Cliath

“Gli esploratori continuano a controllare la zona signore. Come sapete la perlustrazione richiede tempo a causa del terreno sconosciuto e delle insidie che si possono trovare.”

“Meno scuse soldato. Quali novità mi portate?”

“Il bosco è impervio e le rovine sembrano come disseminate un po’ ovunque: il nostro reparto di genieri dice che sembra quasi la città sia piovuta dal cielo.”

“Come una cittadella Panoniana? Così lontano da Panon?”

“Non propriamente signore, ma serviranno ulteriori indagini per comprendere meglio il tutto. Anche perché…”

“Perché cosa soldato? Non tollererò altra reticenza, parlate alla svelta e siate chiaro: ogni clessidra è preziosa.”

“Beh signore… per i mostri.”

“I mostri? Siete soldati o contadini? Anzi, peggio: ho visto contadini con più ardimento e caparbietà di voi.”

“Signore, queste bestie sembrano conoscere il territorio e colpiscono con precisione e ferocia inaudita, non lasciando alcuna traccia sul terreno: abbiamo raddoppiato la guardia e creato contingenti di ricerca più numerosi per proteggerci meglio, ma questo è andato a discapito dell’efficienza delle ricerche.”

“I mostri. Tsé! Avrei dovuto assoldare dei mercenari, avrebbero fatto meno storie. E di quella ‘Fata’ di cui parlano quei poveri derelitti che abbiamo salvato la scorsa notte?”

“Niente signore, la ricerca continua, ma non ve n’è traccia ad ora. I due avventurieri dicono che la Fata, se davvero di quello si tratta, appare solo a chi ha il cuore puro ed ai meritevoli.”

“Ha anche detto loro che baciando un rospo diventeranno delle principesse? Ecco cosa succede quando si ha a che fare con luoghi rimasti troppo a lungo nel mito, la realtà cede il passo a suggestioni e fantasie puerili.
Continuate con la cerca e portatemi risultati, non storielle.”

“Agli ordini!”

 

 

Avamposto Caledone - Ath Cliath - Erynn


“Capitano, Vedo una luce laggiù!”

“Forse qualcuno è sopravvissuto: Chailen disponi un perimetro ed avviciniamoci.”

“Soldato… guardami Tavish! Per i Nove! Riprenditi ragazzo, cosa è successo? Dov’è il resto della spedizione?”

“Io… er… eravamo in perlustrazione, il bosco era… era così luminoso… abbiamo continuato e ci siamo messi in un luogo meno vis… visibile. Io ero di ronda… era il mio turno signore… io ero di ronda… oddei… la luce.”
 

“Se non ti riprendi e non mi dici cosa è successo, la luce sarà l’ultima delle tue preoccupazioni soldato. Dove sono gli altri? Parla!”

“Morti!... tutti morti o impazziti… erano... diversi… e poi sono arrivati loro… Oddei gli artigli di quei mostri!... Ho corso ed ho stretto la lanterna… la luce è mia amica… mia amica… la luce è…”

“Va bene soldato, è tutto finito adesso, ti portiamo a casa ora.”



 

Taverna Cacio e Pepe - Mor

“Finalmente una serata tranquilla, dopo Placentia non c’è più stato un momento di pace!”

“Ancora? Cos’altro sta succedendo adesso, Federico? Possibile che alla gente prudano così tanto le mani?”

“Bhe... il problema non è il cosa stia succedendo adesso, ma cosa potrebbe accadere dopo: hai sentito di Erynn?”

“E che problemi ci sarebbero? Nemmeno c’è più la nebbia ora.”

“Appunto! Una grossa isola non rivendicata da nessuno… ma tu il titolo di ambasciatore lo hai vinto ad una gara di bevute? La Ferenzia e la Caledonia hanno già creato degli approdi sulle coste dell’isola e paiono entrambi intenzionati a rivendicarla.”

“Ah.”

“Eh. C’è apprensione perché non sono due dei popoli più concilianti di Elempos: hai mai provato a far ragionare un Caledone, tu? Ottieni più soddisfazione da un sasso.”

“Oh.”

“Eh.”

“Birra?”

“Sì, ti prego.”

“Ah guarda, pare che Guglielmo stia per cantare quella ballata spezzata dell’isola, nemmeno a farlo di proposito: ormai questa strofetta sta dilagando ovunque.”


Figlia della Macchina, addormentati con me, 

Chiudi gli occhi al mondo senza chiederti perché, 

Prendi questo Popolo e portalo con te. 

Deus Sine Nomine, Miserere Me.