Nelle locande di Anovas
“Ed ora signore e signori vi allieterò con la Chanzon de Louis! Una storia fresca fresca dalla Ferenzia!
Louis La Rochelle, intrepido paladino di Raleos, incorruttibile, invincibile, splendente come il sole stesso: difensore di imperiali verginità, protettore del popolo e da questo amato, è sempre stato un portatore di giustizia contro angherie di prepotenti e criminali financo a sfidare un corrotto nobilotto locale uscendone vincitore!
Niente sembrava poterlo arrestare, o così tutti credevano: lungo la dolce via costiera che porta Marseille, il cavaliere venne abbagliato dalla luce del sole, rimanendo cieco e disarcionato dal fido destriero, che lesto fuggì con tutti i suoi averi ancora ben saldi alla sella.
Per tre giorni e tre notti brancolò nelle tenebre pregando Raleos e tutti i Nove di aiutarlo lungo la via deserta. Nessuno rispose e nessuna mano, celeste o mondana che si voglia, afferrò quella del grande servitore della Giustizia.
Ma ecco che, nel momento più buio, quando anco la speranza sembrava avergli voltato le spalle, qualcuno lo colse dal terreno e dalla fame: mani gentili ed ovattate voci accoglienti lo aiutarono e lo sostentarono. Un dolce calore iniziò ad accudirlo, come l’abbraccio di una madre ed in esso trovò conforto, riparo e la consapevolezza che tutto sarebbe andato bene, tutto sarebbe stato perdonato.
In quel tepore le tenebre vennerò spazzate via da una luce, una luce di verità, la luce di una Fiamma.
Del nostro prode Louis non si sa più niente da allora: alcuni dicono sia morto e che questa storia sia una menzogna, altri dicono che in quel fuoco sia stato battezzato sotto un altro nome e continui ad operare come cavaliere errante.
Io voglio credere che si ancora tra noi pronto a difendere gli ultimi dalle ingiustizie e dalla tenebra.”