Resoconto di viaggio di Flavio Bucca, mercante della Compagnia Commerciale della Cuspide
“La cosa che adoro di più di questo lavoro è sicuramente il viaggio di rientro verso Mor, specie quando sto in missione in posti brutti come la Teutonia. Mamma mia oh che posto infame: dice ora sia meglio, non voglio pensare a come stava messo prima!
Quelle foreste pesanti e lugubri, la gente ospitale come in un cimitero e poi nun ce sta niente da magnà de bono.
Comunque almeno le vie commerciali ora sono notevolmente più sicure, prima era impossibile farsele ‘ste strade! E si commercia anche bene: gli affari vanno come in ogni fase di ricostruzione, con tutti ‘sti disgraziati bisognosi ci sarà da mangiare, te lo dico io! Se mi leggesse quel bacchettone del fondatore probabilmente mi abbatterebbe con quell’ascia ingombrante e mi porterebbe a fare lavori socialmente utili, ma tanto.. quando il gatto non c’è, i topi ballano! No?
Certo che di disgraziati ce ne stanno tanti davvero: ora poi che è arrivata questa fiamma, gli animi sono irrequieti e le forze imperiali non sono note per essere concilianti.
Mentre percorro la strada verso sud il numero di teutoni che condividono la strada con me è sempre di più: non sono mercanti o soldati, ma uomini, donne e bambini con i loro pochi averi al seguito. Cantano, cantano un sacco, canti di riscatto, libertà, uguaglianza e di un futuro migliore.
Chissà dove sono diretti, spero per loro possano trovare pace ovunque andranno, più di quanta non ne abbiano trovata a casa loro.”