"Onorevoli Alleati,
Vi scrivo questa Mia nell'ora più buia per tutti Noi che vediamo dinanzi ai nostri occhi il dipanarsi dei campi di battaglia.
Sebbene fino ad ora i nostri sforzi siano riusciti a trattenere le fauci del nemico che minaccia d'inghiottirci, ora si prepara un calvario del genere più greve.
All'orizzonte sorgono giorni di lotta e di sofferenza e la nostra unica risposta può essere la difesa, contrapporre ad esse tutta la nostra forza, tutta la nostra determinazione a non cedere alla furia ed all'orrore.
Il nemico sembra aver infine rivelato la sua prossima mossa che, se condotta secondo i suoi piani, porterebbe disfatta e morte per noi e per le truppe elaviane schierate al confine.
Vi chiedo di raggiungermi alla data e nel luogo previsti, ma non posso offrirvi altro che sangue, fatica, lacrime e sudore. L'impresa da compiere, non voglio nascondervelo, potrebbe condurre alla morte in battaglia per chi sceglierà di parteciparvi.
Mai così tanti dovranno tanto ai pochi, ai migliori, che risponderanno a questo mio appello, ma è imperativo resistere, non cedere il passo e sbarrare la via al veleno che silenzioso scorre fra nascoste vene per colpire dove fa più male. Di più non mi azzardo a dire in caso questa missiva venga intercettata.
Mi appello alla fiducia ed al buon cuore che avete già voluto dimostrare nell'aiutare il mio popolo e la nostra causa, poichè, senza vittoria, non vi sarà sopravvivenza. Noi combatteremo, combatteriemo e non ci arrenderemo mai perchè farlo significherebbe perdere tutto ciò che amiamo e, quasi sicuramente, tutti quelli che amiamo.
Sino ad allora
S.V.
Hartwig von Holnstein”
[osservando attentamente il sigillo in ceralacca che chiudeva la missiva, fra i fregi araldici del ducato di Lesko, si nota a fatica una scritta: "23° Giorno del Mese del Leone 1122. Circolo rituale di Alemburgo"]