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Appunti sulla spedizione di Verbanium

Le montagne della follia

[Questo testo viene recapitato alle cancellerie dei regni elaviani ed a coloro che hanno mostrato interesse nel bando esposto dal Barone di Verbanium]

 

Stimatissimi, 

è  mia premura inviarVi i pochi appunti superstiti di Carlo Laguardia, esploratore e cartografo a capo della spedizione citata nel bando del 21° giorno del mese del Lupo 1122, voluto dal nostro amato Barone Vittore Caretti.

 

Spero che queste poche righe possano esserVi di una qualche utilità per comprendere a cosa andrete incontro se sceglierete di rispondere alla chiamata nei pressi di Verbanium. 

La data prevista per il raduno alle porte della città è il 1° del mese del Drago 1122. 

Vi attendiamo certi che la vostra perizia saprà sciogliere l’arcano che si cela fra le nostre belle montagne. 

 

S.V. 

 

Isadora Roseti

 

Per conto di 

 

Vittore Caretti

Barone di Verbanium


 

Copia degli appunti di Carlo Laguardia

 

Giorno 15° del mese del Libro 1122

La missione affidataci è infine partita: avremo un compito tutto sommato semplice, mappare le valli laterali a quella principale di Verbanium per vedere se esiste realmente una vecchia miniera d'oro e se è ancora utilizzabile. 

Siamo partiti in nove, un numero anche eccessivo per una semplice scampagnata, ma finché veniamo pagati, chi siamo noi per obiettare?

 

Giorno 7° del mese dell’Aquila 1122

Abbiamo trovato i ruderi della vecchia struttura di alloggio dei minatori: nonostante il tempo passato, la zona si è mantenuta molto bene; sarà un ottimo campo base per le ricerche. La miniera, quindi, esiste ed avendo trovato questa struttura, non sarà sicuramente lontana dal complesso: manderò piccoli gruppi di perlustrazione nelle aree limitrofe per avere una quadro migliore della zona.

Ho affidato ai miei uomini vari obiettivi strategici: il controllo del bosco verso valle, il sentiero che dovrebbe incrociare il ruscello che abbiamo sentito nelle vicinanze ed infine la zona a nord.

 

Giorno 10° del mese dell’Aquila 1122

La vallata è veramente molto tranquilla in apparenza, un luogo quasi idilliaco per degli occhi inesperti, ma tutto ciò è lontano dalla realtà: la notte è passata ed abbiamo sentito ululati, probabilmente un branco di lupi si aggira da queste parti; nonostante ciò, le impronte trovate ci fanno pensare ci sia almeno un grosso predatore, non è chiaro.

Ma non è la cosa che desta in me la maggior preoccupazione, questo posto è strano: non lo definirei pericoloso, ma il bosco non sembra 'normale'; in più la notte è passata in modo bizzarro per tutti noi, probabilmente una strana coincidenza.

 

Giorno 13° del mese dell’Aquila 1122

La situazione si sta facendo allarmante: non so se è dovuto a qualche spora o qualche erba strana presente in riva al ruscello, ma i miei uomini iniziano ad avere alcuni problemi di lucidità; uno di loro, ad esempio, continua ad insistere di aver visto degli amegrin nudi che volavano tra gli alberi. Ovviamente non gli abbiamo creduto, ma è ormai convinto ed ha detto che se riuscirà, ce ne porterà uno.

Alcuni fortunatamente restano ancora lucidi, come il mio fido apripista: mi ha detto di aver trovato tracce di una ragazza nel bosco, rincorsa da un branco di lupi; ha chiesto di poter partire al loro inseguimento, ho accordato la missione, magari la fanciulla saprà dirci qualcosa di più sul luogo. 

Ma chi mi preoccupa di più è l’esploratore a cui ho chiesto di trovare tracce sul presunto predatore: da allora non è più tornato.

 

[Appunto non datato ]

Ho finalmente trovato il diario, sono passati... non so quanti giorni ormai... mi sembrano settimane ormai. Questo bosco... e quelle creature... loro continuano a presentarsi, ma non sono reali no, no...o non sono reale io? Devo trovare la via di casa, ma com'era casa mia? Che ci sia già? È tutto così soffuso, ovattato, forse devo solo dormire...o svegliarmi...