La notte cala sulla collina della villa, mentre dal piazzale ai suoi piedi giungono le ultime urla dei tumulti sedati.
L’agguato degli assassini di Dagobert è fallito e di esso non rimangono che i corpi esanimi dei suoi sicari.
Le compagini della penisola elaviana si radunano pronte a partire, una ad una svaniscono in un battito di ciglia nell’abbraccio dei teletrasporti.
Non vi sono altre parole da dire, speranze da alimentare. Il popolo ed i Margravi sono finalmente uniti di fronte alla furia che si risveglia nel castello Schwartzdorne.
Potrà l’alleanza d’anime della Vaslokia resistere alle fiamme ed all’orrore dell’antico sangue?
Quale fiore sboccerà cullato dal gelo dell’inverno?
Gli elaviani tornano a casa, la notte è ormai alta nel cielo e tutto ora è silenzio.