V.I.T.R.I.O.L.

Location: Centro per il turismo rurale di Cecciola

Date: 02/06/2022 - 05/06/2022

Chiusura Iscrizioni: 19/05/2022

Regista: Luca Giardini

Viceregista: Gabriele Macucci

Resoconto

Il giorno secondo del mese del Libro, anno 1122, gli Eroi di tutti i Regni e le Corporazioni sono giunti presso "Il Santuario", ossia la città di Placentia.
Chiusa da anni e protetta da una cupola impenetrabile, Placentia ha per per lungo tempo custodito gelosamente i suoi segreti, fino alla venuta degli Eroi Elaviani.
Per ragioni a me ignote (se per ora non consideriamo la presenza della Congrega sotto la Cupola, di cui parleremo più avanti), ogni Regno ha manifestato un interesse specifico affinché fosse loro concesso di entrare a Placentia, e così è stato: il Regno del Grifone, la Repubblica Elaviana, il Regno del Tridente e il Regno di Tergetz sono giunti a Placentia senza colpo ferire. A loro si è aggregato anche il Regno estero di Rofer. Anche la Corporazione della Silvana d'Argento, l'Accademia di Kravenstad e la mercenaria Compagnia Nera si sono unite ai memorabili fatti di Placentia.
Nonostante l'opportunità di penetrare la Cupola, i Custodi della Materia e i Maestri di Placentia si sono premuniti di far si che nessuno, tra i nuovi giunti, potesse varcare le porte della città principale. È per tale motivo che gli eroi, privi di un comando comune, hanno potuto muoversi indisturbati (ma sempre osservati rigidamente) all'interno di un piccolo villaggio nelle campagne antistanti la Capitale. Sebbene il villaggio fosse null'altro che un centro rurale abitato da popolani, erano presenti diversi punti di interesse vitale per la città: tra questi v'erano numerosi laboratori minori, un laboratorio appartenuto a Flerovium, maestra alchimista di cui parleremo più avanti, e la strabiliante "Porta del Cielo".
Mossi dalla necessità di tenere sotto controllo l'operato degli Elaviani, gli alchimisti di Placentia hanno posto le Flamule a guardia del piccolo villaggio: queste, figlie delle sperimentazioni Alchemiche, si sono rivelate temibili guardie con pugno di ferro e potenza di attacco non trascurabile. È bene ricordare che più volte nel corso dei fatti di Placentia, le Flamule hanno tratto in arresto diversi tra gli Eroi Elaviani: con le accuse più disparate, talvolta veritiere e talvolta no, le Flamule hanno duramente interrogato gli Eroi utilizzando spesso tecniche di tortura per estrapolare le informazioni ricercate.
Tornando a menzionare la Congrega, motivo primo che sembra aver attratto gli Eroi Elaviani, non ho molto da dire: come è risaputo, la Congrega cerca di controllare e neutralizzare i poteri mistici utilizzati dai Mortali e ritenuti da loro troppo grandi per essere posseduti da chi non è in grado di utilizzarli correttamente. Questo include ovviamente la Magia, ma anche e soprattutto il Ritualismo. Non sta a me decidere se la Congrega abbia o no ragione, ma una cosa è certa: infiltrati in alcuni gruppi di alchimisti, i membri della Congrega hanno ricercato la Verità (se capite cosa intendo), affinché fosse per loro possibile capire come utilizzarla per raggiungere i loro scopi. Se sono giunti o meno all'intento finale non mi è chiaro, ma ciò che è chiaro è che nessun posto in Elempos è protetto dal loro sguardo.
Avevo parlato di un laboratorio appartenuto a Flerovium, Maestra Alchimista, e della "Porta del Cielo", per cui mi sembra opportuno approfondire questi argomenti.
Flerovium o, per essere più precisi, Annika Von Aulen, è una antica progenitrice della famiglia di Vampiri guidata da Viktor Von Aulen stesso. Sebbene ella si vendesse come discendente del Vampiro, è stato chiaro per i più arguti che quella era solo una menzogna: su questa terra da tempi immemori, Flerovium ha raggiunto le più fini ed elevate conoscenze Alchemiche, cosa che le ha permesso di creare e dare vita a diversi esperimenti incomprensibili ai più. Tra questi, il sesto esperimento denominato "Vi.", era trattenuto all'interno di un congegno alchemico, ingegneristico e bardico (ossia creato con l'ausilio dell'arte del Canto) posto dentro il laboratorio già menzionato.
Il laboratorio, chiuso da anni e inaccessibile secondo gli ordini delle Flamule, è stato comunque ispezionato più volte da diversi Elaviani. Al suo interno, a guardia di Vi. e della Porta del Cielo, si celavano gli Omuncoli: creature modificate alchemicamente, gli Omuncoli si sono rivelati terribili avversari per chiunque decidesse di mettere piede al suo interno.
Nelle varie ispezioni dentro il laboratorio, gli Elaviani sono riusciti a reperire informazioni più precise sia sull'esperimento Vi. che sulla già menzionata Porta del Cielo, ossia l'unico varco monodirezionale per uscire dalla Cupola di Placentia. Gli Eroi hanno scoperto della necessità di trovare sette chiavi per aprire la porta ed uscire da Placentia, una volta sbrigati i loro affari. Alcuni tra loro, sicuramente più svegli e preparati degli altri, hanno nel corso di tre giorni recuperato tutte le chiavi e le hanno utilizzate al tramonto del terzo giorno per permettere una rapida uscita da Placentia.
Prima che ciò avvenisse, i membri del Regno di Rofer hanno aperto il macchinario che conteneva Vi. e lo hanno liberato, lasciandolo poi a vagare dentro la città quando tutti sono usciti da Placentia.
Nelle ore successive gli Eroi Elaviani hanno partecipato ai Rituali di ressurrezione di tre Martiri della Faglia: Bubamara, Astolphe e Jasconius. Tutti i Rituali hanno avuto successo, con qualche intoppo prontamente risolto su quello di Bubamara ed infine gli Eroi si sono dispersi.

 

Un avventuriero