Nel Nome del Mio Dio

Location: La Corte del Castello

Date: 30/05/2025 - 01/06/2025

Chiusura Iscrizioni: 15/05/2025

Regista: Francesco Mainardi

Viceregista: Gabriele Macucci

Resoconto

Rapporto di Sergio della Gleba agli uffici Gestione Territoriale di Shildia

 

Sono reduce da tre giornate passate nella isolata valle di Val Canal, passate insieme ad un nutrito manipolo di eroi elaviani giunti lì per dare il loro contributo al numeroso afflusso di rifugiati che ha cominciato a riversarsi nella valle.

Come i più sospettosi pensavano da tempo, tra le fila di questi pellegrini erano presenti anche soggetti pericolosi che appoggiavano deliberatamente questo culto della fiamma, anche con atti di scarsa moralità.

Gli eroi... o forse meglio dire, la maggior parte degli eroi.. si è prodigata fin da subito per poter aiutare gli oppressi e punire gli oppressori; alla data odierna, abbiamo registrato, tra le persone rifugiate nella valle, ben 52 fermi per istigazione al culto della fiamma. I fermati sono al momento detenuti presso le carceri baronali nella città di Shildia. Altri sono stati fermati in via precauzionale, in attesa di una più attenta indagine sulle attività svolte presso la valle.

 

Nella prima giornata di questo raduno di eroi, le attività si sono limitate al controllo dei dintorni e a piccole scaramucce con alcuni licantropi della zona. Alcuni erano creature selvagge, ma altri erano entità benedette dalla dea Eladiel e pertanto tutelati in quanto tali.

Già nelle prime ore della mattina è stato possibile rinvenire tracce di riti cultistici in tutta la valle. Molti dei quali operati da meri fedeli che cercavano, inutilmente, una via di fuga dalle atrocità che la vita aveva posto loro davanti.

Purtroppo in questo clima di instabilità, anche gli eroi sono stati vittime di sventure, tra le quali il furto di denaro e numerosi oggetti magici e di valore. Questo ha scatenato una reazione tra gli eroi, soprattutto in un gruppo chiamato i Bastardi della Lacrima, di pronta attivazione e ricerca nei dintorni della locanda usata come campo base. Nulla ha portato però questa ricerca, al contrario il gruppo è tornato in serata con numerose ferite dovute da uno scontro con un nutrito gruppo di licantropi.

È necessario che vi parli anche dello strano avvenimento che è successo la notte del primo giorno. Mentre alcuni degli eroi gozzovigliano felici tra i banchi della taverna, ogni lanterna, fiaccola, lucerna si è spenta e una pesante oscurità ha coperto quel luogo. Una entità si è manifestata. Si faceva chiamare Luther. Devo registrare il fatto che tutti gli eroi non fossero minimamente spaventati da questa apparizione, almeno finché non ci hanno parlato uno per uno. Alcuni sono tornati abbastanza pallidi da questa chiacchierata, ma non ho avuto modo (né voglia, devo essere sincero) di indagare su quanto successo in quel frangente.

 

Nella seconda giornata, gli eroi inviati sul fronte si sono dati molto da fare, catturando e portando alla mia custodia la maggior parte dei fermati per eresia di questi tre giorni. Inoltre sono riusciti a recuperare gran parte degli oggetti rubati nella giornata precedente. Una di queste missioni di recupero, che non ha avuto successo, ha avuto modo però di fare una scoperta sconcertante. Tra le file di questi credenti della fiamma giunti attraverso i passi montani, un intero esercito di Votzimi, creature mostruose del Volgland, si è introdotto in territorio Elaviano e ha costretto un manipolo di una decina di eroi alla fuga.

A seguito di questa scoperta è stato reso necessario schierare gran parte delle guardie baronali a dividere la parte settentrionale della valle da quella meridionale. Al fine di poter evacuare quanti più civili possibile in previsione di una battaglia imminente con quelle creature.

Le più nere aspettative però si sono concretizzate ed un manipolo di quei guerrieri ha sfondato nella notte la linea di sicurezza e attaccato il campo degli Eroi, quasi a dimostrare la loro forza e superiorità e a farsi beffe di loro.

 

Questo ha portato gli eroi a cambiare i loro piani per la terza giornata. Tutti gli sforzi sono stati mirati a salvare quante più persone possibile dalla minaccia di una guerra. Questo ha causato qualche trambusto, visto che tra gli sfollati si erano nascosti dei cultisti. Gli eroi hanno controllato minuziosamente ogni civile che ha accettato la salvezza e hanno potuto fermare altri individui facinorosi pronti a far dilagare questa piaga anche nel resto del territorio della Baronia.

Nella terza giornata mi duole segnalare un fatto increscioso: l'ex Duchessa Zuppa ha perso la vita. Le circostanze per le quali la fu Duchessa è venuta meno non sono ancora chiare e sicuramente verranno presi provvedimenti in merito, ma questo non ha fermato il resto del contingente da portare a compimento il piano di evacuazione.

 

Inutile dire che nella stessa giornata il campo è stato assaltato. Numerosi fedeli del culto della fiamma, guidati da alcuni sacerdoti e affiancati da questi soldati mostruosi del Volgland, hanno deciso di affrontare faccia a faccia gli eroi. Questi ultimi però si sono ritirati velocemente senza concedere il fianco alle truppe nemiche, dato che nulla di importante li tratteneva più nella valle.

L'idea comune di molti dei maestri di tattica lì presenti era di riorganizzarsi con calma, ora che la forza del nemico è stata svelata, e affrontarli con le dovute preparazioni.

Concordo con la linea di condotta portata avanti dagli eroi e mi duole quindi comunicare che al momento la valle di Val Canal è sotto il controllo dell'esercito nemico.

 

Porgo i miei più sentiti saluti e resto a disposizione vostra nell'eventualità che sia necessario dettagliare maggiormente gli eventi avvenuti in Val Canal.

 

Cordialmente Vostro,

Sergio della Gleba