Location: Base Scout "La Spianessa"
Date: 08/06/2024 - 09/06/2024
Chiusura Iscrizioni: 24/05/2024
Regista: Alice Ardizio
Viceregista: Luca Giardini
“Mamma, mi racconti una storia?
“Certo piccola mia… C’era una volta, in cima alla Rocciagrande, un antico imperatore che dormiva il sonno delle ere. Era stato un imperatore molto cattivo, tanto che persino il dio dei nani lo detestava a tal punto da mettergli una gigantesca pietra sul petto per fare sì che il suo sonno durasse per sempre.
Purtroppo, un giorno di tanti anni fa, l’imperatore cattivo si svegliò e riprese a maltrattare tutti quanti.
Gli abitanti del nostro villaggio, erano molto preoccupati perchè le loro case erano, e sono, proprio alle pendici della Rocciagrande e avevano davvero paura dell’imperatore cattivo….
Io ero una bambina come sei tu ora ed ero tanto spaventata… Fu il nonno a salvarci tutti.
Il nonno era il sacerdote del villaggio e ci fece riunire tutti in preghiera.
Pregavamo… Pregavamo… Pregavamo gli dei che ci salvassero dall’imperatore cattivo e alla fine arrivò un segno!
Stava per spuntare l’alba e tutti i galli del villaggio presero a cantare all’unisono. Il più vecchio e possente dei galli balzò in cima al tetto della casa del nonno e si mise a cantare verso est. Terminato il canto scese dal tetto ed iniziò a becchettare il nonno perchè gli desse retta.
Il gallo sembrava volere a tutti i costi che lo seguissimo nella direzione che ci stava indicando.
Il nonno capì che quello era un segno della Sentinella della Luce e ci esortò a seguirlo.
Il gallo ci portò in una bella radura fiorita in mezzo alla foresta, al margine della quale si disposero a guardia tutti gli altri galli.
L’imperatore cattivo si svegliò e scatenò la sua furia su tutti, ma non sugli abitanti del nostro villaggio. Noi restammo al sicuro nella radura ed il male passò senza toccarci.
Il vecchio gallo, il nostro salvatore, purtroppo sopravvisse solo pochi giorni, sopraffatto dall’impresa compiuta, ma in suo onore cambiammo il nome del nostro villaggio con il suo… ed è così che da allora il nostro villaggio si chiama orgogliosamente Altobecco.”