Geografia | Il Principato di Calenedel si allunga attraverso i territori montani e collinari della Dorsale Elaviana. Dal Naldaron fino a Tirion, le baronie del principato sono caratterizzate dalle dolci colline coperte di foreste che si innalzano fino a diventare le alte montagne della Dorsale. Tutto il territorio è ricco di legname, di vigneti e di colture di alberi d'ulivo, famosi in tutta la penisola elaviana. A ridosso dei monti sono presenti molte vene metallifere importanti (principalmente oro e ferro ma, in alcuni casi, anche nenfir e perfino azul-krunk) |
Araldica | |
Storia | Storia recente (dopo-apocalisse) Dopo la sua prima dichiarazione di indipendenza per il Ducato di Calenedel (che comprendeva Firendhol, Tar Gontil, Porta Regia e Tirion), Tar Romensil ha dichiarato parte dei suoi territori aviti anche Naldaron e On’ra, istituendo, alla maniera elfica, il Principato di Calenedel. Poco è cambiato nel corso del 1116: nonostante le spinte dei vari regni e ducati che si sono formati lungo tutta la penisola, il principato ha mantenuto la sua stabilità e la sua autonomia che l'ha portato a isolarsi parzialmente dal resto della scacchiera elaviana. |
Altre informazioni | Commercio Ad oggi il principato mantiene relazioni commerciali principalmente con i territori del Toscanheim e del nord della penisola grazie alle famose rotte commerciali di On'ra e di Firendhol. Le risorse del principato si dividono tra la parte settentrionale (dedita all'agricoltura) con On'ra e Naldaron, la parte centrale (dedita alla raccolta di legname) con Tar-gontil e Porta Regia e la parte meridionale (dedita all'estrazione di ferro e alla lavorazione dei metalli) con Tirion. Religione Principale religione del principato è quella di Eladiel che conta vari luoghi di culto in tutte le capitali delle varie baronie. Ugualmente accettati sono i culti di Alenore e Raleos che mantengono alcuni templi sparsi per il territorio. Sono stati banditi i culti di Kenthar e Acron e a quelli di Namaris, Ideran, Vornat sono concesse solo le pratiche compatibili con le leggi del Principato. Viene rifiutato recisamente il nuovo dominio del Progresso di Galtea e accettato il culto solo nella forma originaria. Diplomazia Il principato si è chiuso in una convinta autonomia e, pur non intraprendendo alcuna azione aggressiva al di fuori delle sue terre, sta rifiutando tutte le proposte di alleanza o partecipazione a progetti sovranazionali che gli vengono avanzate. Il principato mantiene comunque un legame di amicizia con i territori che facevano parte del Granducato delle Foreste e dai quali sono sorte alcune nuove nazioni elaviane: il Ducato del Drago, il Regno di Angamor e la Baronia di Lucies. Mantiene un comportamento freddamente ostile nei confronti del regno del Grifone a causa delle pratiche ingegneristiche perpetrate che, per il principato, sono al limite dell'abominio. |