Geografia | Mor è una baronia fiorente, da lungo tempo ricca di cultura e dotata di infrastrutture di notevole valore ed efficacia. Attraversata dal fiume Tiverias che sbocca nelle Acque Occidentali, la terra è ricca di boschi, di terreni adatti alla coltivazione, di sorgenti e fonti termali e di piccoli laghi di origine vulcanica. Dopo le ferite che l’invasione delle Schlagen e la dominazione del vampiro Alessio Moreo hanno impresso nella sua fiorente civiltà, in questo periodo di rinascita sta subendo un lento ma costante restauro. Il popolo è rasserenato dal ritorno sul seggio ducale del legittimo duca Benedict Iulius, e l’ottenimento dello statuto speciale di Feudo Reale per il ducato e la designazione di Mor quale capitale del Regno hanno contribuito a dare nuova spinta a commerci e relazioni sociali. La signoria di Otia, che comprende la metà settentrionale della regione, rappresenta lo sbocco della baronia sulle Acque Occidentali, porto mercantile e militare di una flotta che nell’antichità era rinomata per il suo valore. Quest’area ha ospitato i maggiori centri di origine Shuel nati prima e dopo la fondazione di Mor, oltre all’antichissima città di Laurus, capitale del popolo autoctono che da essa prende il nome. Numerose sono le antiche necropoli al confine con Rocca Leone e le tracce dei centri abitati più antichi e ormai dimenticati. Proprio sul porto di Otia sorge e lo snodo mercantile del Patto di Morulin, unica istituzione elaviana ad avere una vera e propria sede presso la Capitale. La signoria di Alba Lavinia, con le sue lussureggianti colline che si affacciano sullo specchio del lago Nablus, è la zona favorita dalle famiglie più influenti per edificare le proprie villae, ampie case di campagna circondate da campi e pascoli. A seguito dei primi tentativi di invasione da parte dei Teutoni, risalenti alla prima metà del 900 d.B., alcune di queste villae furono fortificate divenendo vere e proprie roccaforti, le Rocche Moriane. La maggiore e più celebre delle rocche è certamente Rocca Ducale, nata dalla fortificazione della villa Morea. Tra le zone maggiormente conosciute sono da annoverare l’area di Monte dei Padri, Rocca Tusculum e Castrum Narcei, storica sede dell’ordine cavalleresco dei Cavalieri del Manto, ora noto come Chimere d’Argento e affiliato all’Ordo Grifonis. La città di Mor si trova tra le due signorie: da sempre, per la sua ampiezza, popolosità e peculiarità, è considerata praticamente un’unità amministrativa distinta: il suo attuale ruolo di capitale di Elavia le ha conservato questo status. È costituita da sette rioni, suddivisi da altrettante cinte di mura concentriche, ciascuna intitolata ad una delle sette famiglie patrizie di Mor; dalla cinta più esterna: le mura Persiliae, le mura Valeriae, le mura Flaminiae, le mura Telcontariae, le mura Caludiae, le mura Iuliae e le mura Moreae. I rioni sono retaggio dell’antica divisione in caste della società moriana, ed accolgono dunque abitazioni, botteghe e palazzi di tipologie anche molto diversificate: all’interno della prima cinta, la più interna, si trovano il palazzo reale di Elavia e quello ducale di Morulin; la seconda cinta ospita la caserma delle Chimere, tradizionale corpo scelto dell’esercito moriano; nella terza cinta sono presenti le sedi di rappresentanza di tutte le Istituzioni riconosciute dal Regno di Elavia (Chiese, Gilde, Granducati e Leghe Mercantili); la quarta cinta ospita il Bosco Sacro, dove, all’interno del Circolo Rituale chiamato Bosco degli Avi, sorge l’Albero di Morulin, simbolo del ducato, che si dice germogli solo quando sul seggio ducale siede un legittimo occupante; nella quinta cinta sorgono l’Anfiteatro, il porto interno sul fiume e la Fortezza, fino al 1102 sede della Gilda degli Armorieri; nella sesta cinta è situata la maggior parte delle caserme dell’esercito regolare della baronia; l’ultima cinta ospita perfino campi coltivati, ed è concepita per consentire alla città di resistere ad assedi lunghissimi. Da Mor si dipanano strade che, per quanto antiche, costituiscono ancora oggi un esempio mirabile di collegamento via terra: le più rilevanti sono la via Aurea, che collegava Mor ad Avoneg; la via del Sale, la più antica, che collegava Mor al cuore dell’Impero Shuel passando attraverso il ducato di Alquanor; la via Morea, che collegava la città alle coste orientali e all’attuale feudo di Aquileja. |
Araldica | di rosso all´albero d´oro con sette rami e quattro radici, capo di Elavia. |
Storia | Breve storia della città di Mor Mor, viene fondata come Morulin nel 199AB sotto l’impulso dei generali Shuel Moreus e Iulius. Nel 132AB si rende indipendente dall’impero Shuel. Nel 240DB viene stretto il Patto dell’Anello in cui Fresinium e Aretis si vassallano a Morulin dando vita alla Repubblica di Mor. Nel 512DB viene fondato il Ducato di Morulin e Tito Claudio fonda l’Ordine dei Cavalieri Lucenti ispirandosi alle quattro divinità del chiarore di allora, tale ordine si scioglie nel 757DB per dissidi interni. Nel 1092DB Morulin cade sotto l’assedio delle truppe degli invasori teutoni. Alessio Moreo, che si credeva morto nella Battaglia dei Picchi, ricompare e viola il Giuramento che rendeva le mura di Mor inviolabili. Morulin cade sotto il dominio del Governatore teutone Stard ow Kreutz. Nel 1103DB Benedict Iulius Eryados, erede in esilio al ducato di Morulin, rivendica il controllo del seggio di famiglia, ma serviranno più di tre anni perchè tale rivendicazione abbia effetto. Durante lo stesso anno Morulin viene attaccata da una confraternita di negromanti che hanno la meglio contro le truppe elaviane. Nel 1107DB Benedict Iulius Eryados viene rapito da uomini di Alessio Moreo e Morulin viene cinta d’assedio, questa volta dalle truppe elaviane. Alessio Moreo, divenuto vampiro, ripristina l’antico Giuramento fra Patrizi che rende inviolabili le mura della città e libera Benedict suggerendo alle truppe elaviane di desistere. Benedict però riesce a trovare una soluzione, la Damnatio Memoriae, che cancella il nome di Alessio Moreo dalla storia per un giorno, facendo cadere il Giuramento e permettendo la presa della città con l’assalto finale guidato da Ludovico I della Rocca, il nuovo Re di Elavia. Alessio Moreo riesce a fuggire e morirà definitivamente nel 1110DB, ravveduto e redento. Mor da allora fino all’Apocalisse prende il ruolo di capitale del Regno, sede del Senato e del Granducato Palatino, un’istituzione politica e militare a diretto servizio del Regno creata dall’unione degli uomini che precedentemente militavano nelle fila dell’Ordo Grifonis e del Clan Jorghulf. A capo del Granducato Palatino restano fino alla fine Benedict Iulius Eryados e Antonio Cuorforte, mentre il ruolo di Duca viene ricoperto da Dagoth Vemyn. |
Altre informazioni | Capitale: Mor |
Governatore | Tito Livio Voturia | PNG |