Am Aterec

Geografia

La baronia di Am-Aterec è stata a lungo considerata una terra maledetta da tutti gli abitanti di Elavia tranne che dagli amegrin che abitavano il Regno di Alquanor. Lungi dallo scoraggiarsi per la presenza della famigerata Malaterra, la gente piccola ha convissuto con la maledizione seguendo la filosofia del suo popolo postulata da Egisto Capolesto detto "il Chitarrina": "Se un problema non si può risolvere perché crucciarsi? Non si può risolvere. E se invece si può risolvere perché preoccuparsi? Si può risolvere!".

Era detta "Malaterra" un´ampia zona il cui centro corrisponde con l´antica città di Gimnesian, oggi più nota con il tetro nome di Necropolis. Tale zona è circondata da un anello di cento templi grandi e piccoli (detto Cintura di Arindal) presidiati dai membri dell´Ordine dei Cavalieri dei Cento Sigilli che con grande abnegazione hanno contenuto per molti anni le entità che da Necropolis sembravano essere generate: morti viventi di varia natura dalle caratteristiche del tutto peculiari.

Nella primavera del 1106 l´Occhio di Feyth, il Circolo Rituale custodito dall´Ordine, si è estinto danneggiando i piani di conquista di Demetrius e debellando il potere della Malaterra. Da allora le sette di Roun hanno reclamato Necropolis quale terreno sacro e i Cavalieri dei Cento Sigilli hanno mantenuto contingenti presso la Cintura di Arindal per controllarne i movimenti.

La baronia era divisa in due signorie. La signoria di Am-Aterec, che ospitava la capitale omonima fino alla deposizione del sindaco amegrin Tortellio Corsaldo, riusciva a sostentarsi grazie soprattutto ai commerci nelle Acque Orientali e agli ottimi rapporti con la Repubblica di Dorica. I capaci contadini amegrin sfruttavano metodicamente la terra creando terrazzamenti che rendevano, di fatto, la signoria autosufficiente. Poco lontano dalla capitale sorgeva la Grande Biblioteca di Am-Aterec, patrocinata dalla Chiesa di Lhyra e guidata dall´anziano Vescovo Filistius. La signoria provvedeva puntualmente a rifornire di derrate i templi del fronte orientale della Cintura di Arindal.

La signoria di Glantaur (o Am-Tul, come la chiamano gli uomini) è stata a lungo la più disagiata a causa della presenza della Malaterra, che occupava circa un terzo del territorio. Dalla primavera del 1107 Glantaur è divenuta capitale della baronia. Gran parte della signoria era coperta da una fitta boscaglia facente parte della Foresta di Alquanor, che all´interno della Cintura di Arindal era detta Foresta dei Sospiri. La signoria era di fatto amministrata dal Gran Maestro dell´Ordine dei Cavalieri dei Cento Sigilli che presso la città di Glantaur aveva il suo quartiergenerale. A poca distanza dalla città si trova ciò che rimane dell´Occhio di Feyth, ora niente più che un sacrario che celebra i fatti del 1107 e tutti i caduti dell´Ordine in difesa della Cintura di Arindal.

Dopo l’avvento delle Terre Morte, culto eretico di Acron, avvenuto nel 1118, la baronia è stata ricoperta da una fitta nebbia proveniente da Necropolis. Con tale artifizio, il culto eretico ha cercato di eradicare la vita da tutta la baronia. Qualsiasi essere vivente venisse toccato dalla nebbia, infatti, avvizziva e moriva. In caso fosse una creatura, veniva riportata alla vita come non morto. Questo ha portato all’eccidio di quasi metà della popolazione della baronia e alla fuga di tutti i sopravvissuti.

Nonostante le Terre Morte sono state successivamente sconfitte, la terra è lungi dall’essere guarita. Sol ora, a distanza di due anni dalla fine della guerra, si cominciano a intravvedere segnali di ripresa: qua e là nuovi germogli spuntano nelle foreste di tronchi morti. Le bande di non morti che ancora infestano la baronia vengono assottigliate dai soldati del Grifone e parte della popolazione – circa un terzo del precedente totale – è tornato nella propria terra nella speranza di poter ricostruire e curare la loro casa.

Araldica

arma: partito, nel 1° d´azzurro al cigno d´argento di dorso con le ali spiegate e il capo tendente verso l´alto sormontato nel capo dalla stella di Alquanor; nel 2° di nero al gufo di Feyth d´argento che tiene con le zampe un anello all´interno del quale brilla un occhio.

Storia

A seguito della migrazione degli elfi dalle terre di Areldar, la popolazione dei Ninqueldar, gli Elfi Bianchi, approdò dal Principato di Tindòmenor all’isola a largo di Vil’Horn prima e presso le coste di Cuilënan (Vitae Orbis) poi. Dalla costa essi si spinsero nell’entroterra, colonizzando la foresta che tagliava allora la penisola elaviana a metà e che giungeva fino ad Am-Aterec. Dopo aver fondato la splendente città di Tirion (Terin), la Casata Alqualay pose a Glantaur il confine est del suo nuovo principato che chiamò Alquanor (Glantaur significa infatti Confine della Foresta). Il feudo di Am-Aterec, funestato da frequenti scorribande piratesche, chiese ed ottenne l’annessione ad Alquanor.

In concomitanza con le prime incursioni delle Schlagen nelle zone del centro Elavistol, il borgomastro di Gimnesian, seconda città per importanza della signoria di Glantaur, impazzì a causa della perdita dell’amata moglie e condannò la sua città e la terra circostante alla vivente morte creando quella che il popolo di Am-Aterec chiama la Malaterra. Solo l’avvento del prode Arindal, mezzelfo paladino del Signore della Legge e Nemico della Non-vita, salvò l’intera baronia dalla rovina. Arindal, aiutato da un crescente seguito, edificò cento templi a cintura di Gimnesian e celebrò un memorabile rituale presso il circolo profondo di Glantaur che da allora fu noto come l’Occhio di Feyth. L’avanzata della Malaterra si arrestò e la vigilanza dell’Ordine dei Cavalieri dei Cento Sigilli ne garantì da allora il contenimento.

Nel frattempo l’economia della baronia era stata messa a dura prova dall’accaduto e le spese militari del principato per far fronte ai primi attacchi teutoni indebolì Am-Aterec in modo irreparabile. I contributi che da Tirion erano giunti fino ad allora per sostenere la Cintura di Arindal cominciarono a venir meno e L’Ordine conobbe un periodo di estrema povertà. Nel frattempo i rapporti fra l’Ordine e la Bianca Fortezza, sede della Chiesa di Feyth, andavano deteriorandosi: i cavalieri non accettavano più ingerenze dalla Chiesa considerandone i vertici lontani dall’ortodossia se non addirittura corrotti, dal canto loro gli alti prelati del Gufo erano impegnati su più fronti incapaci di porre rimedio ad una frattura apparentemente insanabile.

Nella primavera del 1099 tre dei cento templi vennero distrutti in una sola notte, violando i sigilli ed indebolendo il rituale di contenimento della Malaterra. Lo stesso Arindal, ormai in età avanzata, cadde in difesa di uno dei templi, ma il suo spiritò riuscì a permanere a sufficienza nel mondo dei vivi per aiutare i suoi compagni e alcuni eroi accorsi in ausilio a scongiurare il pericolo di una falla nella Cintura. Da allora con estrema difficoltà i cavalieri mantennero pressoché integro l’anello di contenimento, finché l’avvento di Demetrius nel 1106 non rappresentò un’ulteriore ordalia per l’Ordine e per la popolazione della baronia.

Impossessatisi del circolo di Necropolis, gli emissari di Demetrius cominciarono a portare metodici attacchi ai cento templi, riuscendo ad avere la meglio su alcuni di essi. Solo l’intervento di alcuni valorosi, della Duchessa Isabella del Tacco e della Spada di Feyth Lisandro Poliportos evitò il peggio spianando la strada per un nuovo dialogo tra l’Ordine e la Chiesa. Tale mediazione portò alle volontarie dimissioni di Poliportos per favorire l’ascesa di Antonio Celestio da Gimnesian quale Spada di Feyth, mantenendo per sé il ruolo di Arcivescovo presso il Conclave delle Dodici Chiese.

Dopo la divisione del Regno d’Elavia, Am-Aterec, sede della Chiesa di Acron, entra a far parte del Regno del Grifone. La situazione della baronia precipita quando, alla morte della Matriarca di Acron, il sacerdote Alexius prende il comando, rianima la matriarca e dà il via all’eresia chiamata Terre Morte. Seguaci di Acron che seguono un distorto dogma legato alla Morte, ignorando gli altri dogmi e domini. Secondo il loro precetto, la vera forma di Acron è quella del Giudice dei Morti ed è loro dovere portare il mondo di fronte al suo vero giudice.

Seguendo questo dogma, l’eresia esegue un rituale che copre le baronie di Am-Aterec e Picenia con una mefitica nebbia che uccide gli esseri viventi e li converte in non morti. La baronia viene praticamente annichilita, tutto quello che è vivo fugge oppure muore.

La situazione permane per poco più di un anno e solo lo sforzo congiunto degli stati elaviani permette la sconfitta definitiva delle Terre Morte. La baronia risulta ora libera ma è in uno stato di decadimento assoluto. Parte della popolazione decide di ritornare e cercare di ricostruire quella che è stata la loro casa.

Solo ora, a distanza di anni, la vita ricomincia ad affacciarsi nella baronia.

Altre informazioni

Popolazione: 31.322 abitanti (45% amegrin, 40% uomini, 10% elfi, 5% altro) Pre-Terre Morte

Capitale: Am Aterec
Popolazione: 10.440 abitanti (55% uomini, 40% amegrin, 5% altro) Post-Terre Morte
Estensione: 2.774 Km quadrati

Governatore None