Urgatz

Geografia

Desolate terre brulle, colline silenziose ed un panorama carente di vegetazione: ecco come si presenta in massima parte il territorio di Urgatz; secoli di combattimenti hanno infatti devastato completamente la regione, un tempo fiorente, e l´incuria della popolazione goblin ha fatto il resto: dai sabbiosi litorali all´ambiente lagunare, dai fertili campi della bassa pianura ai rilievi di bianca roccia, tutto è caduto sotto i colpi della guerra. Non è raro veder ardere all´orizzonte qualche incendio, appiccato dall´una o dall´altra banda in guerra, senza che nessuno si preoccupi di spegnerlo: in casi simili è troppo pressante per i goblin l´urgenza di una rappresaglia per potersi curare di simili sciocchezze.

Presso questa desolazione imponente sorge un maestoso e ciclopico edificio in marmo chiaro: la Torre Bianca. Alto più di sessanta metri, dalla base di circa trenta metri di diametro, questo edificio è la sede granducale delle Nebbie. Innumerevoli leggende si sono sviluppate intorno a questo luogo, c´è chi dice che la torre sia stata costruita in pochi mesi dalla incessante manodopera degli schiavi goblin, altre voci vorrebbero che la torre sia sorta dalle profondità della terra, richiamata dal ritorno del suo signore, altre ancora che essa è stata celata agli occhi degli invasori dalle nebbie richiamate dal Custode prima di partire per una destinazione sconosciuta. Chi ha avuto l´opportunità di vedere l´interno della torre (uscendone sulle proprie gambe) ha avuto la sensazione che gli ambienti interni fossero inspiegabilmente più ampi di quanto non si direbbe dall´esterno. Forse il fatto che la torre sorga sul circolo rituale profondo del ducato, uno dei più profondi di Elavia, crea queste suggestioni.

Presso i primi piani della Torre si trovano la maggior parte degli alloggi della corte ed una vastissima biblioteca che scende fin nel sottosuolo. Presso l´ultimo piano vi è il grande salone. I pochi che lo hanno visitato narrano di un luogo ove massicce colonne svettano nell´oscurità, verso un soffitto talmente alto che è impossibile scorgerlo; la vasta sala spoglia ospita solamente un imponente trono sul quale siede Cnaeus Iulius Dominus, Granduca delle Nebbie e Custode della Torre Bianca.

Nella parte meridionale della baronia si trova Piccoscuro: un villaggio arroccato, dominato da un tetro castello dalle guglie storte che sembrano protendersi verso le case come le teste calve di avvoltoi che fissano una carcassa; presso Piccoscuro risiede la più numerosa comunità di uomini di Urgatz, probabilmente tutto ciò che rimane dell´antico regno di Iulide.

Araldica

arma: inquartato; 1° e 3°: di porpora all´aquila iulia antica (priva di serpente) dorata; 2° e 4°: di nero alla torre d´argento.

Storia

Poco si conosce riguardo l´antico passato di questa terra, facente parte con ogni probabilità dei territori dell´Austeria. Seppelliti dai detriti, ancora oggi si possono rinvenire i resti lasciati dall´antichissima razza nanica, ma nessun altro segno del loro passaggio è ormai rimasto e raramente gli studiosi hanno avuto il coraggio di metter piede in questi luoghi per conoscere la verità sulle ere precedenti.

L´Impero Shuel non arrivò ad interessarsi di questa zona di confine, reputandola una terra poco adatta agli scopi di un grande impero in espansione e procrastinando la sua conquista ad un tempo successivo al raggiungimento di altri obiettivi più vantaggiosi. Quel tempo non venne mai: sul finire dell´Epoca degli Shuel un esercito giunse da Morulin in queste terre, guidato da un uomo di nome Primus Iulius Dominus, appartenente alla nota famiglia ribelle moriana. Egli intendeva sfruttare queste terre sconosciute come rifugio ove pianificare una futura ribellione ai danni dell´Impero. La leggenda narra che Primus interruppe qualsiasi rapporto con gli alleati di Morulin per evitare di essere scoperto dall´Impero e che rimase per ben quarant´anni, fino al giorno della sua morte, chiuso nelle sue fortezze ad organizzare un valido esercito e porre le basi di una nuova civiltà, che nei suoi piani avrebbe dovuto sostituire l´Impero dopo la sua sconfitta. Troppo grande il suo orgoglio e troppo pressante il suo timore: Primus morì senza sapere che l´Impero Shuel era caduto quindici anni prima.

Sulle basi gettate da Primus, dopo la sua morte sorse un piccolo regno chiamato Iulide, comprendente anche le odierne Drenokk, Zagortza (castel bruma) e Tergetz, che aveva in questa regione la sua capitale. In breve tempo il regno crebbe e divenne forte, senza bisogno di intrattenere rapporti diretti con le vicine entità politiche. La chiusura che contraddistingueva il suo fondatore si trasmise di padre in figlio, rendendo la Iulide totalmente autosufficiente. Proprio questo isolamento, però, portò il reame al crollo: già la corruzione interna ed il tradimento si erano insinuati nella corte, gettandola nell´anarchia, quando un nemico esterno approfittò di questa debolezza e sciamò nei suoi territori, privi di una reale difesa anche a causa della mancanza di alleati; migliaia di goblin, guidati da Urgatz il Possente, in pochissimo tempo misero a ferro e fuoco l´intero regno, mentre nessun aiuto giungeva dal resto di Elavia: correva l´anno 887 e quella altro non era che la prima avvisaglia dell´imminente invasione delle Schlagen.

I pelleverde ribattezzarono la Iulide col nome di Goglinoiz, una parola della lingua goblin che significa "bottino d´invasione". Ogni grande tribù prese il controllo di un territorio, mantenendo i confini con continue guerre che straziarono a tal punto il territorio da rendere alcune zone un deserto di pietra e arbusti scheletrici. La tribù più numerosa ed aggressiva, quella di Urgatz, si assicurò una regione molto vasta. Nel frattempo parte degli orchi facente parte della forza d´invasione si stabilì nella zona, assoggettando alcune tribù goblin e dandosi battaglia con altre. Per secoli i goblin e gli orchi hanno mantenuto il completo controllo, tenendo la popolazione umana di fatto in stato di schiavitù e utilizzandola come forza lavoro per sostenere il loro unico diletto: le continue guerre di una tribù contro l´altra; la fragilissima alleanza che permise loro di conquistare la Iulide si dissolse infatti quasi immediatamente, lasciando posto ai conflitti intestini tipici di queste razze.

Sul finire del 1106 giunse presso Goglinoiz una misteriosa figura, preceduta da fitte nebbie che avvolsero, senza più lasciarli, i confini della baronia. Senza alcun esercito, accompagnato solo da alcuni allievi, in due settimane costui assoggettò tutte le tribù presenti sul territorio, dichiarandosi signore assoluto di quelle terre: egli si presentò poco tempo dopo presso il Senato Elaviano, assumendo il nome di Granduca delle Nebbie, Custode della Torre Bianca e pretendente al trono elaviano.

Solo più tardi fu noto il suo nome, Cnaeus Iulius Dominus, discendente di Primus

 

Altre informazioni

Popolazione: 53.000 abitanti. 85% goblin, 10% umani, 5% altro
Estensione: 4.905 Km quadrati

Governatore None