Geografia | Bagnate dalle miti Acque Orientali, le coste di Barium passano da baie di fine sabbia vellutata a scogli alti decine di metri che cadono a picco tagliando le spumeggianti onde, come se il mare non osasse mai toccare la sua bellezza riversando ogni suo capriccio sulle rivali coste di Atlas." Queste sono le parole che uno scrittore del 700 d.B. utilizzò per descrivere lo splendore della baronia di Barium, in onore dell´allora duca del Tacco. Barium è la più estesa ed importante baronia del ducato del Tacco: il palazzo ducale, la Reggia dei Venti, sorge nella sua capitale ed il suo storico porto è conosciuto da ogni mercante di Elempos. La conformazione del terreno è varia: dalle pianure della città di Barium si passa alle verdeggianti colline di ulivi presso la signoria di Grande Muro; le coste lasciano spazio ad innumerevoli baie ove gli abbienti di tutta Elavia hanno edificato la propria abitazione estiva. La signoria di Barium occupa la maggior parte della costa. Presenta numerosi porti, tra cui spicca quello della capitale: un porto mercantile che si estende per quasi cinque chilometri lungo la costa, dotato di lunghi pontili adatti all´attracco di qualsiasi tipo di nave elempiana; il porto ospita anche il celebre mercato, lungo le mura sovrastanti i pontili. Qui ogni genere di merce viene comperata e scambiata da elaviani, antichiani, atlassiani, ma anche ferensi ed areldariani dell´est che affrontano parecchi giorni di mare pur di assicurarsi le merci più rare da riportare in patria. Ogni anno presso il porto viene organizzato il famoso Mercato delle Perle: è considerato il più grande di tutta Elavia, dove è possibile trovare qualsiasi genere di mercanzia. Barium è dunque una città che ospita presso le sue innumerevoli taverne genti di tutta Elempos, che raccontano storie e leggende tra un bicchiere e l´altro di buon vino di Barlitia. Ovviamente l´enorme quantità di merci attira anche un gran numero di ladruncoli e filibustieri: la milizia baronale e i fanti di marina del porto non hanno occhi ovunque e spesso il mercante inesperto torna alle proprie terre derubato di tutto il suo denaro. I malviventi di Barium sono famigerati per la destrezza con cui riescono a strappare ogni scarsella senza farsi scoprire, abilità della quale fanno un vanto diffondendo nelle osterie canzoni che narrano le loro "gesta". Muovendosi verso la parte più antica della città si giunge presso il meraviglioso palazzo ducale, la Reggia dei Venti, sede del Consiglio del Granducato del Mare e dimora della Granduchessa Isabella Marina Costanza del Tacco. Si dice che il valore del palazzo e delle opere che vi sono contenute eguagli da solo l´insieme delle ricchezze di qualsiasi altra baronia elaviana. Ogni visitatore non manca di fare tappa presso la piazza di Barium per ammirare la Terrazza d´Argento, l´alto portico che conduce alla Reggia, da cui si dominano la città ed il porto. Nella capitale si trovano anche la cattedrale di Zalarion, un piccolo tempio dedicato al Culto delle Maschere e l´abbazia di Nuvak, fondata in onore di Nikolaj, protettore della città. La signoria di Grande Muro, più interna, è meno abitata e più tranquilla. La sua popolazione è dedita alla coltivazione di estese piantagioni di ulivi. Tra le sue verdeggianti colline è presente un rifugio della Gilda degli Esploratori, da poco divenuto una delle sedi principali della corporazione. |
Araldica | Arma: d´azzurro alla sirena d´oro, pelle al naturale, capo del Mare (tre conchiglie d´argento). |
Storia | La storia di Barium è strettamente legata a quella dell´intero ducato. Barium, come il resto del Tacco, nacque nell´era dei Regni Liberi, vantando fin dai primi tempi una potenza commerciale e marittima di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altra regione costiera. La città di Barium fu scelta per la sua posizione strategica dai primi mercanti e navigatori: utilizzata inizialmente come scalo, con il passare degli anni crebbe anche come centro abitato, prima grazie alle taverne e locande e in seguito grazie al massiccio insediamento di gente dai dintorni, attratta dalle prospettive commerciali. L´esplosione di ricchezza in pochi anni permise la costituzione della regione in ducato sotto il controllo della famiglia più facoltosa di Barium, proprietaria di numerose taverne ed ostelli nella zona portuale nonché di svariate navi commerciali: i Perlascura, che assunsero il cognome del Tacco, dal nome del territorio sotto il loro controllo (che a sua volta derivava dall´antico popolo dei Tallii). Il meraviglioso palazzo ducale fu costruito in questo periodo d´oro. Nel 707 d.B. giunse un uomo originario della Tarassia, schiavo su una nave mercantile proveniente da Kingvar: il suo nome era Nikolaj. Nei giorni in cui fu presso il porto di Barium egli cercò disperatamente di avvertire la popolazione ed i presenti che una catastrofe stava per colpire l´intera città e la flotta. In pochi capivano la sua lingua e nessuno gli prestò ascolto. Venuto a conoscenza della presenza presso il Mercato delle Perle del duca Francesco Paolo del Tacco, Nikolaj riuscì a superare le guardie, rischiando di essere condannato a morte, per poter parlare al duca: spiegò che Agaliel gli aveva donato il potere di prevedere un´immensa catastrofe, di come un "figlio del mare" stesse per abbattersi sull´intera popolazione di Barium e sul porto stesso a causa di un oggetto sacro al mare che era stato trafugato ai flutti e portato presso il mercato: una grande perla acquistata dal duca per la sua collezione di oggetti rari. Francesco non gli credette, ritenendolo un ciarlatano, ed egli fu allontanato. La notte stessa una tempesta di violenza inaudita si abbatté sul porto, frantumando diverse banchine e affondando quasi un quarto della flotta. Alcuni uomini giurarono di aver intravisto degli immensi tentacoli agitarsi al largo, in mezzo alla tempesta. La storia divenne leggenda. Si narra che Nikolaj avesse previsto anche come scongiurare la catastrofe: uno spontaneo sacrificio umano ai mari. Così fu che il tarassiano, immolandosi, salvò Barium placando la tempesta e la creatura marina. Pochi anni dopo, in punto di morte, il duca Francesco Paolo del Tacco, assalito dai sensi di colpa, fece erigere un´abbazia consacrata a Nuvak, per far sì che la ragione proteggesse in futuro la città ed intitolò l´edificio religioso a quel Nikolaj che aveva salvato la sua capitale. Ogni anno gli abitanti di Barium fanno visita al pontile dal quale Nikolaj si gettò nei flutti, per omaggiare il loro salvatore. La pace nella baronia si protrasse per quasi due secoli, fino alla calata delle Schlaghen; l´allora duca Enrico Glauco Michele del Tacco, non potendo contrastare la forza militare dell´Impero, se ne dichiarò alleato per non perdere il governo del ducato. Di fatto, il Tacco dovette sopportare da allora varie ingerenze nella politica interna ed estera e la presenza stabile di truppe teutoni. Barium, come il resto del ducato, proseguì nei suoi rapporti commerciali sotto la supervisione continua dei Teutoni. Nel 1058, grazie al duca Boemondo Corrado Ruggero, i Teutoni furono scacciati e ricominciò un periodo di pace. Nel 1089 la baronia fu affidata a Salvatore Fusciacca, già signore di Barium, marito di Veronica Stella Sofia, sorella di Costanza Zalaria Bianca del Tacco, primogenita di Boemondo e futura moglie di Patrizio Fibbiadoro da Barium, divenuto in seguito duca del Tacco. Gli anni in cui Salvatore Fusciacca governò Barium furono caratterizzati da forti tensioni poiché, con l´ascesa di Patrizio del Tacco a duca nel 1096, iniziò una contesa tra lui e Fusciacca: il barone di Barium mirava di fatto all´indipendenza dal resto del Ducato. A ciò si aggiunsero vari episodi di brigantaggio ad opera di una compagine che avrebbe voluto sul seggio ducale Ludovico Glauco Boemondo del Tacco, secondogenito del vecchio duca. Agli inizi del 1100 Costanza fu assassinata nelle vie di Barium da una freccia avvelenata: alcuni attribuirono l´omicidio a Fusciacca, altri ai briganti, sta di fatto che questo episodio segnò l´inizio di un crescendo di violenza cittadina che portò alla morte di Veronica nel 1102 e costrinse Patrizio a spostare la sede ducale ad Eccel nel 1103. Gli omicidi delle due sorelle del Tacco scossero profondamente la popolazione di Barium, che iniziava a muoversi verso un´anarchia dettata dalla delinquenza dilagante e dall´utilizzo fazioso della milizia. La disputa finì per coinvolgere interessi legati anche a baronie fuori dal ducato stesso. Fusciacca scomparve totalmente dalla scena politica nel 1105, quando fu scoperto che si avvaleva dell´aiuto di un gruppo di fanatici rahssiti noti come Pugno di Rahs e dei membri ricercati della compagine nota come Lame del Nord: Patrizio del Tacco si insediò quindi nuovamente a Barium, ristabilendo fermamente la propria autorità e riportando in breve la baronia alla sua antica ricchezza, grazie ai commerci che nonostante i problemi interni non si erano mai interrotti e all´operato instancabile del grande mercante Alfonso Cammarana. Il favore della popolazione iniziò a riversarsi sulle figlie di Costanza, in particolar modo su Isabella, che nel 1106 seguente fu costretta dalla morte del padre - avvenuta nella difesa della baronia di Isindir - a prenderne il posto presentandosi presso Veronium come pretendente al trono di Elavia. Isabella Marina Costanza del Tacco assunse così il ruolo di signora e baronessa di Barium, di duchessa del Tacco, di granduchessa del Mare e, a seguito della Sfida per il Trono del 1107, di Siniscalco del Regno di Elavia. |
Altre informazioni | Capitale: Barium |
Governatore | None |