Artecas

Geografia

Unica baronia del Ducato di Loria ad affacciarsi sul mare, Artecas è una delle terre che si sono riprese più velocemente dall´invasione teutone, per quanto la sua storia abbia avuto negli ultimi anni alcuni momenti travagliati. Il territorio presenta una vastissima pianura che ospita una delle più grandi distese coltivate di tutta Elavia, estendendosi dal Monte dei Matti, che funge da confine con Igenia, fino alle Acque Occidentali; grandi boschi solo marginalmente toccati dalla mano dell´uomo ricoprono i monti di confine e le altre alture.

Sul confine orientale della baronia sorge Artecas, circondata da due cinte murarie di cui una risalente all´epoca Shuel. La città presenta una particolare forma a pianta triangolare: ad ogni vertice si erge un massiccio bastione sul quale svettano le bandiere del ducato di Loria, della baronia e del Regno del Tridente. L´ampio palazzo baronale ostenta una ricchezza rara in Elavia ed è famoso per la sua grandissima cupola in marmo verde, trasportato direttamente dalla costa mediorientale del Mare Interno.

La baronia è divisa dal grande fiume Voltus in due signorie: quella di Arvash è la più piccola ma anche la più ricca, ospitando la capitale. La città di Arvash, fortemente militarizzata, è posta sul confine con Ilopan, risalente all´invasione degli Schlaghen; ospita principalmente caserme, ancora oggi attive ed efficienti, che forniscono le migliori milizie del ducato di Loria, ed esibisce una fortezza in perfetto stile teutonico. La signoria di Montedraco è di fondazione più recente: risale al 1101, il cosiddetto "anno oscuro" di Artecas; si estende per quasi tutto il territorio della baronia, per quanto non presenti nessuna città degna di nota.

La città di Montedraco sorge sull´area occidentale della baronia ed è dotata di un piccolo porto commerciale: totalmente costruita in legno, con i suoi tetti spioventi in legno scuro e le sue strade in ciottolato che si perdono tra gli edifici scomparendo in vicoli ciechi, questa città divenne nota nella zona per il suo commercio di reagenti e per i suoi laboratori alchemici privati, specializzati in veleni. Si dice che la Gilda degli Alchimisti abbia avuto atteggiamenti variabili verso questi traffici, che hanno portato non pochi problemi alla fama della baronia.

Araldica

Arma: di nero allo scorpione d´argento

Storia

Quella che oggi è conosciuta come Artecas era in origine un territorio senza particolare rilevanza tra quelli del centro-sud di Elavia. Come la vicina Navelin, anche Artecas era abitata da semplici pastori, che si spostavano stagionalmente tra il mare e le montagne. È probabile che questi pastori fossero inizialmente abitanti delle terre di Igenia e Fundus Ipos, trasferitisi col tempo nella bassa pianura per avviare una rudimentale agricoltura.

In seguito alla conquista di Ilopan, nel 197 d.B., venne fondata la città di Atreicas (dal nome del generale invasore di Ilopan Atrion Delosian), baluardo militare Shuel per la difesa a settentrione della "Perla dell´Impero".

Con la caduta dell´Impero Shuel, Atreicas, il cui nome nell´uso comune mutò lentamente in Artecas, divenne un grande borgo rurale che intraprese, durante l´Epoca dei Regni Liberi, la coltivazione e la bonifica di quasi tutta la pianura. Tra le famiglie di spicco che amministravano la cittadina ed i territori circostanti emerse nel 613 d.B. quella dei Rosati: forte delle sue vaste proprietà terriere ed avvalendosi di un´abile politica matrimoniale, sostenuta dai suoi sedici figli, Attilio Benedetto dei Rosati si proclamò primo barone di Artecas, ottenendo il sostegno di un gran numero di possidenti locali. Il suo discendente Giammarco dei Rosati si vassallò nel 778 alla famiglia dei de la Cruz-Calarossa, baroni e poco dopo duchi di Ilopan, ottenendo per Artecas protezione ed aiuti finanziari che la resero la principale fonte di grano e ortaggi della capitale del nuovo ducato.

La calata delle Schlaghen vide cadere Artecas, per nulla preparata all´invasione, appena raggiunta dal nemico. I Teutoni, per indebolire Ilopan, durante una sola notte bruciarono vaste aree coltivate ed innumerevoli magazzini di riserve alimentari. Un cronista della Corporazione dei Poeti Erranti usò queste parole per descrivere quella notte dell´891: "Mi svegliò una luce intensa, che credetti quella del sole che sorgeva dai monti, e salii sulle mura convinto che fosse già mattino, ma la luna era alta nel cielo notturno, e quel falso giorno, illuminato da un fuoco ben lontano dagli astri, era il primo di molti... Tutto ciò che venne da allora non fu infatti che un´eterna notte."

Durante il dominio teutone viene costruita Arvash, fortezza e caserma delle truppe Cobra del ducato di Ilopan.

Nel 1101 una compagnia di militari, molti dei quali ex prigionieri e criminali, chiamati Scorpioni dal soprannome del loro comandante, con l´aiuto delle compagnie del Pugno di Rhas e dell´Artiglio del Lupo, liberò in pochi mesi Artecas dal dominio straniero a nome della Federazione Elaviana, entità ribelle all´Impero. Artecas tuttavia non vide ancora terminare le sue sventure, poiché Scorpione impazzì, proclamandosi Imperatore, rinominando la baronia col nome di Venomia e ricostruendo il palazzo baronale: fu lui a volere che la cupola fosse realizzata con del rarissimo marmo verde scuro; Scorpione dichiarò interdetta la presenza delle Gilde nei suoi territori; la criminalità venne totalmente cancellata grazie al gran numero di truppe nella baronia, ma la popolazione risentì molto di questa massiccia presenza militare e innumerevoli furono le ingiuste esecuzioni ordinate dal folle "Imperatore". Questa situazione si protrasse per circa un anno, in seguito ricordato come "l´anno oscuro di Artecas", durante il quale tutta la Federazione Elaviana fece pressioni su Scorpione per tentare di dissuaderlo dalla sua condotta.

Scorpione scomparve da Elavia agli inizi del 1102, probabilmente minacciato da alcuni membri della Federazione, ma solo dopo aver esaurito le riserve d´oro della baronia. Il dominio di Artecas passò nelle mani del federato a lui più vicino, Alessio III degli Alessandridi, conosciuto poi come Alessio I, già governante di Fresinium. Dopo un breve periodo di instabilità politica dovuta alla sua dipartita, seguita però dal suo ritorno grazie alla benevolenza degli dèi ed alla fedeltà dei suoi alleati, egli attuò una politica più liberale verso il popolo ed i grandi campi coltivati di Artecas tornarono ad essere un esempio in Elavia; nel 1106 la baronia entrò a far parte del Granducato del Mare e nel 1107, dopo la conquista di Navelin da parte di Alessio, venne fondato il Ducato di Loria. Alessio affidò allora Artecas ad Istanil, amministratore e segretario di fiducia dei suoi domini, nominandolo barone. Carica che rimase fino alla caduta del Regno Elaviano.

Altre informazioni

Popolazione: 89.235 abitanti (90% Umani, 10% Altro)
Estensione: 2.639 Km quadrati

Governatore None