Storia |
La storia della baronia antecedente alla venuta di Orlando Dragoni è molto nebulosa e solo le leggende delle antiche tribù narrano di ciò che fu. Dei Ranga, popolazione autoctona primigenia, si sa poco o nulla, se non che firmarono un patto di non belligeranza con il popolo Shuel che sanciva la sovranità dei Ranga sui territori angamoriani, anche se in forma di vassallaggio nei confronti degli Shuel, che sembravano interessati alle tecniche di lavorazione metallurgica dei Ranga. Costoro infatti padroneggiavano il segreto della forgiatura di un misterioso metallo detto "rangamor", con il quale forgiavano armi dalle superiori proprietà. In questo periodo iniziarono i rapporti commerciali tra le tribù, favoriti dalla libertà di transito concessa ai Rnga dagli Shuel nelle terre occupate. L’accordo tra Ranga e Shuel prese il nome di "Patto della Stele" siccome fu inciso su una stele di pietra. Il recupero di questa stele ha reso possibile la riscoperta almeno parziale della lingua originale angamoriana, poiché il testo dell’accordo era scritto in entrambi gli idiomi.
Durante l’Epoca dei Regni Liberi Angamor era abitata soprattutto da contadini e piccoli allevatori che dovevano spesso avere a che fare con la vicina Tribù del Corvo della baronia di Raven. Mai si raggiunse una vera e propria organizzazione politica soprattutto a causa del disfacimento che seguì la caduta dell’impero Shuel e che colpì una vasta area che per secoli sarà conosciuta come regione delle Terre Perdute.
Nel 637 si registrò un brillamento del Nodo del Caos senza precedenti che rase al suolo tutta Angamor. Anesec, come Raven, ne fu colpita in pieno e ci vollero anni prima che si ripopolasse. Nell’anno 698 il dominio della baronia passò nelle mani di un’oscura figura, il conte Vassili di Monteteschio, un vampiro, un tempo generale dell’esercito Shuel, sopravvissuto alla caduta dell’Impero. Vassili assoggettò tutte le tribù di Angamor e quelle che non si piegarono furono spazzate via. Le cronache si perdono fino all’anno 799, quando Orlando Dragoni, seguendo, vuole la leggenda, le indicazioni di Feyth, giunse fino ad Angamor iniziando la grande opera di unificazione che lo rese celebre. Si dice che al suo arrivo presso Brisigallia le genti ricevettero un dono divino, il sacro Ajevac, un potente artefatto creato da Feyth che avrebbe protetto tutta Angamor dall’influsso del Nodo del Caos. Con l’aiuto di ser Lorenzo del Falcone, che fonderà i cavalieri dell’Alba, ordine dedito alla protezione della torre di Zaffiro e del sacro Ajevac, Orlando Dragoni, partendo da Brisigallia, liberò ed unificò tutta Anesec (801). Nell’802 fu la volta di Raven e nell’803 Orlando fu incoronato primo Re di Angamor. Nell’805 il valore congiunto del Re e di ser Lorenzo rese possibile la cacciata del vampiro Vassili. Ma la pace non durò a lungo.
Nell’809 Lemartes, frater di Feyth, compì il suo famoso tradimento, sottraendo l’Ajevac e causando la caduta della Torre di Zaffiro: orde di creature del Caos marciarono su Angamor e sia Re Orlando Dragoni che ser Lorenzo del Falcone perirono nella grande battaglia dell’Ultima Aurora. I Cavalieri dell’Alba riuscirono a fatica a respingere le forze del Caos e l’ordine cavalleresco venne quasi completamente distrutto. Con l’Ajevac disperso, Anesec cadde, con tutta Angamor, nuovamente in disgrazia, sotto la tirannia del perfido demone Lupanari.
Nell’anno 1095 ser Mordred, un cavaliere traditore votato al Nulla, sull’esempio di Vassili si pose alla guida dei discendenti della Tribù del Corvo. L’anno successivo venne lanciato un grande attacco alla fortezza di Aleas e Leone I, Guardiano della Legge delle Terre Perdute, trovò la morte in questa tragica battaglia. Il suo sacrificio diede inizio ad un periodo di rinascita.
Nell’anno 1099 l’Ajevac venne ritrovato e riattivato, segnando la fine di Lupanari; l’evento segnò la rinascita dell’Ordine dei Cavalieri dell’Alba. Negli anni successivi, Anesec e Raven vennero liberate e Mordred fu abbattuto.
Sul finire dell’anno 1102, durante un concilio delle gilde, venne combattuta la Battaglia della Piana Nebbiosa, in cui gli Elaviani uniti respinsero le forze del governatore Krom ow Nir, divenuto avatar del dio Laudian.
Nel 1104 frater Sephiro fu nominato Guardiano della Legge delle Terre Perdute dalla Chiesa di Feyth e la Torre di Zaffiro riacquistò grandissima importanza in tutta Elavia.
Nel 1105, un manipolo di valorosi, guidati da Caleb, leggendario cacciatore di vampiri, riuscì a scovare il covo del vampiro Vassili e distruggerlo per sempre. Un monumento nella piazza principale di Brisigallia commemora il loro valore. In seguito il castello in cui si rifugiava il vampiro venne distrutto da un incendio nel corso di uno scontro che vide contrapporsi i Cavalieri dell’Alba e i Maestri delle Gilde Elaviane contro un temibile gruppo di adoratori del demone Azog.
Nel 1106 Sephiro da Anesec e Aurian da Avoneg furono incoronati Re e Regina di Angamor con il nome di Sephiro I e Aurian del Falcone.
Con l’avvento del Regno Angamor si vassallò al Granduca delle Foreste e amico Romensil Varyaldaron che aveva già riconosciuto a Sephiro il ruolo di suo ambasciatore presso gli uomini. A seguito della liberazione di Pisaurum l’Editto di Ilopan del 1107 riconobbe a Sephiro la dignità ducale e la speciale concessione di fregiarsi del titolo di Sire degli Angamoriani, quale riconoscimento delle tradizioni locali e dei grandi meriti conquistati negli anni agli occhi di Elavia tutta.
Successivamente al disfacimento del Regno d'Elavia, il Regno di Angamor, sotto la guida di re Dantrag, tornò nuovamente a consolidarsi con l'eccezione dei territori sotto il controllo della chiesa di Raleos. |
Altre informazioni |
Popolazione: 18.501 abitanti (90% umani, 5% elfi, 5% altro)
Estensione: 1.380 Km quadrati (Il territorio originario è diviso a metà con Brisigalia)
La popolazione della baronia è concentrata quasi completamente nelle due città principali e nei pochi villaggi fortificati che hanno potuto resistere nel tempo alle guerre ed agli influssi del Nodo del Caos.
Il duca Sephiro I del Falcone ha avuto un ruolo di grande preminenza sulla scena politica degli ultimi dieci anni, guida della Federazione Elaviana e generale di eserciti durante la Ribellione e oggi primo consigliere del Granduca delle Foreste, è universalmente apprezzato dal popolo elaviano e dalla maggior parte dei potenti di Elavia, che in alcuni casi sono legati a lui da una profonda amicizia. Lo stesso Sovrano, che ha concesso al duca Sephiro, unico tra gli uomini, di fregiarsi del titolo di "sire" degli Angamoriani, conta sul suo consiglio e la Chiesa di Feyth lo considera uno dei migliori Guardiani della Legge della storia del culto, forse anche per il taglio teocratico che caratterizza il governo dell´intero ducato.
Parimenti la duchessa Aurian, sempre al fianco del marito in ogni battaglia, ha saputo mantenere la sua forte individualità quale maga idromante tra le più potenti e influenti del panorama elaviano e di recente anche ritualista, con grande scorno dell´Accademia delle Arti Arcane, che pure ella continua a frequentare quale ambasciatrice, che l´avrebbe voluta tra le fila dei maestri.
L´operato della Corte di Angamor ha guadagnato ad Anesec un primato morale che la rende simbolo della forza d´animo e dello spirito di autodeterminazione del popolo di Elavia.
Attualmente la baronia è divisa a metà. Tutto il territorio occidentale e Brisigalia fanno parte dei Territori Liberi di Raleos. |