Geografia | La verdeggiante terra di Fresinium presenta un paesaggio prevalentemente collinare con pochi monti di altitudine rilevante, per lo più in corrispondenza dei confini; diversi fiumi si snodano tra le alture ricoperte di ulivi e pascoli, strade e sentieri sono spesso costeggiati da arbusti selvatici che in primavera ed estate si colmano di fiori e frutti di bosco. La popolazione, tradizionalmente, è dedita soprattutto alla pastorizia ed all'agricoltura, ma il governo degli ultimi anni ha incentivato la gioventù a dedicarsi alla carriera militare, determinando la nascita di diverse caserme sul territorio. Molti sono i villaggi ma poche le città e tra queste la maggiore è Fresinium, capitale della baronia e del ducato di Loria: dal 1104 sede amministrativa della corte di Esperia, ospita un gran numero di funzionari ed ambasciatori, forte della prosperità del contado circostante, e si avvia verso un discreto sviluppo commerciale; non mancano nutriti contingenti militari per la difesa della città e del palazzo baronale, per il quale è in preparazione un progetto di ammodernamento allo scopo di renderlo adeguato alle esigenze di una rappresentanza ducale. La sede del governo è un singolare esempio di ricca eleganza, priva di eccessi sfarzosi ma dotata di ogni comodità, ed ospita sovente generosi banchetti. Nella signoria che fa diretto riferimento alla capitale sorge il borgo di Tirminas, dal 1106 una sede della Corporazione dei Poeti Erranti, ospitante la Scuola di Musica e Poesia risalente al 1101. Nonostante nella capitale si trovi il cuore del governo, il Dominus continua a preferire la vita rustica della campagna agli agi della popolosa Fresinium, risiede infatti presso il modesto casolare a pochi passi dal borgo che acquistò con i suoi primi guadagni da mercenario. La signoria di Colleantico ospita invece un monastero di Lhyra, la cui fondazione risale al 519 d.B., noto per la produzione di manoscritti miniati e la ricca biblioteca: i sacerdoti più giovani sono spesso impiegati come istitutori dei figli della nobiltà e della classe agiata locale |
Araldica | arma: di rosso al lupo d´argento saltante verso sinistra e rivoltato a destra, impugnante con le zampe anteriori un martello da guerra al naturale |
Storia | La presenza di insediamenti nelle terre dell’odierna Fresinium è testimoniata già in età molto antica: la prima popolazione di cui si ha notizia è quella dei Fresii, dall’organizzazione matriarcale; nonostante l’indole bellicosa essi furono sottomessi dai Bisani, provenienti dall’odierna Aretis: strutturati in clan patriarcali uniti nella cosiddetta Lega Bisana, essi erano devoti alla dea Vanuka, una figura femminile che benediceva le messi, la caccia e i commerci e che parlava loro attraverso le sibille, sagge quanto inquietanti profetesse che avevano una tale influenza sul governo dei clan da determinare il luogo ed il periodo di fondazione delle città di Aretis e Fresinium. Ben poche sono le testimonianze che ci portano notizie certe di quella lontana epoca: sino all’avvento delle dinastie Shuel, infatti, la cultura bisana mai sviluppò il bisogno di una coscienza storica, con estremo rammarico degli studiosi dei nostri giorni. Si prospettava per le genti bisane un’esistenza quieta e ben protetta, forti com’erano della loro inclinazione bellica e delle rozze fortificazioni che avevano saputo erigere con sapienza in numerosi punti strategici del loro piccolo regno, ma nessuna delle sibille del loro popolo seppe prevedere ciò che realmente era scritto nel destino della gente bisana: spinto da una sete di conquista inesauribile, l’Impero Shuel avanzò con le sue legioni alla volta delle terre controllate dalla Lega Bisana. Dopo circa un quinquennio di resistenza, nel 214 a.B. la Bisana, comprendente anche l’odierna Morulin, fu definitivamente conquistata ed annessa all’Impero, ma mentre Morulin veniva fondata e cresceva in importanza, Fresinium ed Aretis caddero nell’oblio per lunghissimi anni, conservando un desiderio di autonomia che non poteva essere sfogato che con piccoli e disorganizzati atti di ribellione. A seguito della dichiarazione d’indipendenza di Morulin dall’Impero nel 132 a.B., la stirpe dei Morei - che governava l’Urbe - trovò una pacifica intesa con i Bisani, riconoscendone il nobile lignaggio e sostenendo segretamente parte delle spese militari dei ribelli. Molti anni più tardi, nel 240 d.B., Nivius di Morulin e Gwen-Klia, guida degli ultimi ribelli, sacerdotessa saggia e grande combattente, giunsero ad un accordo di vassallaggio volontario che avrebbe riunito tutte le terre un tempo Bisane sotto la guida di Morulin ripristinando le antiche tradizioni e le casate sopravvissute al giogo shuel. Il Patto fu detto dell’Anello poiché Gwen-Klia suggerì di apporre le firme del trattato non in orizzontale, ma in cerchio, di modo che ognuna avesse lo stesso valore delle altre, testimoniando la buona fede di Nivius di Morulin e la rinata dignità dei nobili bisani. Nasceva così la Repubblica di Morulin che caratterizzò l’età d’oro del popolo moriano, benedetta quattro anni più tardi dalle nozze tra Nivius e Gwen-Klia. Sotto la benevola protezione di Morulin, Fresinium partecipò alla Guerra degli Scacchi contribuendo con il coraggio dei suoi guerrieri alla caduta dell’Impero. Seguì un periodo di pace ed ordine che mutò lentamente l’indole della popolazione: se la nobiltà continuava a coltivare l’arte militare, il popolo preferì rivolgersi ad attività inoffensive, dimenticando col tempo le proprie tradizioni guerriere. Quando all’inizio del VI secolo Morulin visse un periodo di estrema decadenza, Tito Claudio il Pio, esponente del patriziato maggiore di origine bisana, assunse il titolo di dux e guidò la Repubblica attraverso una serie di riforme che portarono alla nascita del ducato di Morulin (512 d.B.). Quello stesso anno il Pio fondava il Cavalierato dei Lucenti, un ordine cavalleresco ispirato ai princîpi del Chiarore che ebbe una certa influenza sulla formazione dei giovani nobili fresinati fino alla sua misteriosa estinzione nel 757. A questo periodo di rinnovamento dei costumi risale anche il fiorire dell’Abbazia di Colleantico, fondata nel 519 da un sacerdote di Lhyra di nome Benedictus da Porta Regia: l’Abbazia divenne un importante centro culturale grazie all’opera instancabile dei sacerdoti, che raccolsero e copiarono testi dalle grandi biblioteche elaviane del tempo, ed attirò anch’esso diversi giovani del territorio circostante che abbracciavano con entusiasmo la fede della Signora della Conoscenza. Come è noto il ducato di Morulin riuscì a resistere a lungo alle pressioni militari delle Schlagen che dall’888 d.B. avevano iniziato una guerra di conquista senza quartiere. Grazie soprattutto all’alleanza con il Regno di Alquanor le quattro baronie resistettero fino alla caduta di Morulin, ma certamente Fresinium fu la terra che maggiormente soffrì il periodo della guerra venendo occupata e liberata a più riprese fino alla capitolazione finale. Quando nel 1092, la città di Morulin cadde in seguito alla Battaglia dei Picchi, il Governatore teutone di Elavia Gornam ow Kreutz pose sul seggio ducale di Morulin il suo parente e comandante delle Vipere Stard ow Kreutz. Durante il suo governo fu barone di Fresinium Ektor von der Kassler: furono anni di decadenza per la baronia, segnati da un certo ristagno economico e culturale; la nobiltà sopravvissuta si involgarì e l’Abbazia di Colleantico si svuotò progressivamente. All’Adunanza dell’anno 1100, Ektor von der Kassler, sicuro delle sue capacità, mise in palio la sua baronia in una sfida all’arma corta con Alessio III degli Alessandridi: era questi un capitano di ventura della origini oscure, che con altre compagini provenienti dalla zona moriana aveva appena dato vita all’unione militare nota come Alleanza di Morulin, il cui scopo era dichiaratamente porre fine al governo straniero sul ducato. Alessio vinse il duello ed assunse il titolo di barone di Fresinium, anche se per ottenere l’effettivo controllo su tutto il territorio gli furono necessari quasi due anni di guerra, perché rifiutò di fare atto di vassallaggio al duca di Morulin. Il nuovo barone mise in pratica un’amministrazione volta al benessere del popolo, che iniziò a risollevarsi, e sovvenzionò nel 1101 la fondazione, presso il borgo di Tirminas, sede della sua corte, di una Scuola di Musica e Poesia diretta da due membri della Corporazione dei Poeti Erranti: Fenadir, rinomato musico e cantore della sua corte, e Keri Nerei Reya, sua stessa figlia. Anche il monastero di Lhyra riprese pian piano le sue attività sotto la guida della badessa Corinna Velato da Biancomuro, contribuendo a diffondere nuovamente le basi culturali tra la popolazione di un certo livello sociale. Alessio accrebbe inoltre i suoi domini annettendovi la signoria di Otia nel 1101 e la baronia di Artecas all’inizio del 1102. La baronia attraversò alla fine di quell’anno un nuovo periodo di instabilità politica dovuto alla misteriosa dipartita di Alessio; sua figlia Keri si limitò per quasi due anni a mantenere lo status quo senza attuare mosse politiche di particolare rilevanza, dedicandosi prevalentemente alla Corporazione dei Poeti Erranti ed alla ricerca di un mezzo per riportare in vita il padre: accrebbe invece notevolmente l’influenza della Scuola di Tirminas. Nell’autunno del 1104 la baronessa strinse un patto con Garve da Nova Centumcellæ, guida di un gruppo di coloni, desiderosi di ricostruire la loro antica città, che da Keri avevano ricevuto degli aiuti: ella lo creò nobile e gli lasciò le sue terre, conservando però l’autorità personale su Tirminas, a condizione che egli le venisse in aiuto per riavere il padre e che fosse pronto a riconsegnargli i suoi domini, dopodiché si votò alla Corporazione come Maestro. La sede della corte fu spostata a Fresinium. In occasione dell’Adunanza del 1106 Alessio fu finalmente riportato alla vita, riassunse con rinnovata energia il governo delle sue terre e donò formalmente il borgo di Tirminas, comprensivo del castello e della tenuta circostante, a sua figlia, che lo dichiarò ufficialmente sede di Gilda. Il barone attuò presto una politica di reclutamento, risvegliando forse l’antico spirito guerriero delle genti di Fresinium che risposero con grande entusiasmo. Subito dopo il Concilio d’Autunno del 1107 Alessio, dopo aver ricevuto l’atto di vassallaggio di Iza ed essere divenuto Conte con il nome di Alessio I degli Alessandridi, giurò fedeltà alla Granduchessa del Mare, Isabella del Tacco; entro l’inverno anche Bonus Aere gli si vassallò, e nel corso del 1107 egli liberò la vicina baronia di Navelin. Alla fondazione del ducato di Loria, con l’Editto di Ilopan dell’inverno 1107, Fresinium ne fu dichiarata capitale. |
Altre informazioni | Capitale: Fresinium |
Governatore | None |