La Repubblica Elaviana ha ereditato parte dei territori del Granducato della Rocca, ai quali si sono uniti innumerevoli parti territoriali provenienti dalle altre entità fondatrici della repubblica (Accademia delle Arti Arcane, Ateneo degli Studi Rituali, Corporazione dei Poeti Erranti, Gilda dei Guaritori e Cerusici, Chiesa di Namaris). I suoi territori si estendono principalmente nella parte settentrionale della penisola, nelle regioni a sud di Fiumelungo e nella regione del Toscanheim. Mantiene. Inoltre, il controllo sula parte meridionale di Liundaa contenente la città di Castel dell'Ira e il circolo maggiore di Nuranimis. A causa degli accordi presi con gli altri regni e dell'impossibilità materiale di controllare efficacemente il territorio, è stato abbandonato il controllo delle baronie meridionali e delle sedi di Ilopan e Isindir. Il rinato Ducato di Forteroccia comprende due tra i territori più aspri di tutta Elavia. Le alte e impervie montagne della Corona di Elavia orientale coprono nella sua totalità la baronia di Neboz (il cui significato è “inferno” in nanico). Tali catene montuose sono famose per la presenza (leggendaria o meno) di orrende creature capaci di annientare facilmente interi contingenti teutoni e farli sparire senza lasciare traccia. Il Tridentium, d’altra parte, condivide con la sorella Neboz la presenza di alte catene montuose ma non la pericolosità delle stesse. Al sud della baronia, poi, le alte montagne degradano fino a dievntare dolci colline ben più facilmente percorribili e abitabili. Primaria fonte di sostentamento e di ricchezza sono le innumerevoli miniere sotterranee presenti in tutto il Tridentum e nella regione meridionale del Neboz. Seppur negli anni i giacimenti di Azul-krunk siano stati quasi prosciugati dalle richieste teutoni il sottosuolo sembra avere un’inesauribile scorta di metalli e gemme preziose che aspettano solo di essere trovate dai laboriosi nani. N.b. vedasi la geografia delle singole baronie per i dettagli. |
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Araldica | |
Storia | Storia recente (dopo-apocalisse) La Repubblica di Elavia si percepisce come l’erede naturale del vecchio Regno di Elavia e tra i suoi scopi c’è dichiaratamente la riunificazione dell’intera penisola sotto il suo vessillo; si caratterizza per la forte spinta culturale e le posizioni aperte in campo di ricerca mistica e mondana (quest’ultima, soprattutto cerusica). Inoltre, si assicura l’alleanza degli Isindiri, pur non conoscendo l'ubicazione della loro attuale città. Se la prima metà del 1116 è stata caratterizzata dal cercare un equilibrio interno, la seconda metà è stata improntata sul consolidamento e sull'espansione pacifica con l'annessione delle baronie interessate a questa nuova forma di governo. Ora, nel 1117, la repubblica è pronta a guardare oltre i propri confini forte della sua unità interna, delle sue conoscenze nelle arti mistiche e della propria capacità diplomatica. La repubblica è guidata da un senato composto dai baroni e dai duchi che amministrano il territorio e da una parte elettiva rappresentata da membri prominenti delle varie gilde e chiese presenti nella repubblica. Il senato elegge un Console (chiamato da molti, Doge) al quale, in caso di emergenza, viene affidato il potere militare e amministrativo della repubblica. L'attuale Console è il Duca di Vez, Venanzio Vez.
La Repubblica si arricchisce di alcuni nuovi territori: |
Altre informazioni | Commercio A causa dei situazione tesa presente nella penisola non sono ancora stati stipulati duraturi trattati commerciali con le altre grandi entità del territorio elaviano. Alcuni accordi sono stati presi con molte delle nuove e piccole entità sorte sul territorio come, ad esempio, con il Ducato di Forteroccia e con il Regno di Rocciapiè. Religione Luoghi di culto di tutti i Nove sorgono nelle città delle varie baronie e tutte le religioni hanno pari dignità e seguito all'interno della repubblica per quanto alcuni riti particolarmente estremi dei culti oscuri (principalmente kenthar e Acron) non vengano visti di buon occhio o addirittura vietati (ad esempio il rito dell'urna dellodio). Diplomazia La repubblica mantiene rapporti cordiali con la maggior parte dei regni e dei ducati presenti sulla penisola con i quali può commerciare o intrattenere scambi culturali. Gelida (e precaria) amicizia si è instaurata con il Regno del Grifone e con il Regno del Tridente e con essi, nel corso della seconda metà del 1116, sono stati sanciti dei patti atti a rendere i territori delle tre nazioni più compatti e sostenibili dal punto di vista economico, politico e militare. La repubblica ha, quindi, perso il controllo di Fresinium e delle sedi di Feroggia, Ilopan e Isindir ma ha guadagnato i territori di Spicia, Britia e di metà della baronia di Cremonia. Attraverso la cessione di quest'ultima al ducato del Drago, è stato stipulato un accordo di libero passaggio attraverso i territori di Mantua per permettere il collegamento tra le baronie di Celvaran e Modinia. |
Nome | Governatore | Ducato |
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Rivoalto | Enrico Polani | PNG | Ducato di Vez |
Am Aterec | — | — |
Anovas | Alicandro Barberis Torregiani | Ducato di Grifonea |
Aquileja | Bubamara | Ducato di Aterni |
Araxep | — | Ducato di Aterni |
Aretis | Remiel da Pontecorvo | Ducato di Morulin |
Atinal | — | Ducato di Morulin |
Avoneg | Sethir Folg | Ducato di Grifonea |
Ermaton | — | Ducato di Aterni |
Feroggia | Viridia Malaspada | Ducato della Marca |
Fresinium | — | Ducato di Morulin |
Igenia | Rachel Selv Skudportesson | Ducato della Marca |
Imperium | Imrik | Ducato di Grifonea |
Itiex | — | Ducato di Aterni |
Iza | — | Ducato di Grifonea |
Mor | Tito Livio Voturia | PNG | Ducato Palatino |
Nassel | — | Ducato di Grifonea |
Picenia | — | — |
Rocca Leone | Liam Acquescure | Ducato di Morulin |
Valdicastro | Cassio Domizio Kamulio | Ducato della Marca |
Apasia | — | Ducato dell'Aquila Nera |
Armidia | Ottavio Brandeschi | Ducato di Turania |
Bergen | — | Ducato dell'Alta corona nuova |
Bonomia | — | Ducato di Turania |
Britia | — | Ducato dell'Alta corona nuova |